mercoledì 18 maggio 2022

Intervista autore: Isabella Vanini

 



Come mai l’idea di diventare scrittore/scrittrice
La mia fantasia è sempre stata in fermento e mi ha portata a vivere in un mondo mio, lontano dalla realtà. Complici i libri di casa, le storie meravigliose che mi raccontava mia madre da piccola e la serie “La signora in giallo” e il desiderio di scrivere ha preso prepotentemente forza in me.
 
Fai una scaletta o vai ‘a braccio’?
Dipende. A volte seguo una schema prestabilito, altre volte mi lascio prendere dall'ispirazione e scrivo di getto ciò che mi viene.
 
Pensi che il tuo modo di scrivere sia scorrevole, lineare o creativo?
Spero il primo e il terzo, ma lascio che siano i lettori a giudicarlo.
 
Usi sottofondi musicali mentre scrivi?
Sì, non potrei farne a meno. La musica è una delle mie più grandi passioni e mi ispira moltissimo.
 
Giorno o notte conciliano meglio il tuo modo di scrivere?
Sicuramente la notte è il momento in cui do il meglio di me. Tutti dormono, il mondo si ferma o quasi e io volo con la fantasia e non mi fermo più. Beh, magari sì, devo pur dormire. Ironia a parte, adoro la notte per scrivere.
 
Ami lunghe descrizioni ambientali o sei molto conciso/a?
Mi sono accorta di dare più rilevanza ai dialoghi e ai rapporti tra i vari personaggi che alle descrizioni, che comunque sono importanti e non devono mai mancare. Direi che sono concisa il giusto.
 
Ti ritrovi nei tuoi personaggi o sono completamente diversi da te?
In parte sì. Alcuni mi rispecchiano di più o completamente, altri sono diversissimi. In ogni caso li sento miei, veri, reali e provo empatia per loro.
 
Ritieni che un testo debba essere credibile o ci si può prendere delle licenze ‘poetiche’?
Credibile sì, prendendosi anche delle licenze poetiche ogni tanto, perché no. In fondo sto scrivendo una storia di fantasia, quindi far sognare i lettori e portarli dove voglio è il mio scopo. Ci pensa già la realtà a far “vedere” il resto. 
 
La tua vita è cambiata scrivendo?
Sicuramente. È più completa, più vera, più ricca. Come la volevo e anche di più, benché mi manchino ancora dei tasselli importanti per raggiungere alcuni obiettivi che mi sono prefissata.
 
Che sensazione hai quando hai terminato un libro?
Provo appagamento, soddisfazione, speranza, aspettativa, liberazione e moltissimo altro.





Breve biografia Isabella Vanini
 
Isabella Vanini ha iniziato a scrivere e pubblicare il fumetto cartaceo “Piccole Tracce”, in uscita bimestralmente nelle edicole milanesi, oltre a poesie su inserti di giornale, riviste del settore e siti online. Con lo pseudonimo di Evelyn Storm è diventata blogger e ha collaborato con riviste letterarie, blog/siti e case editrici. Ha ideato un racconto di gruppo con altri ventidue autori e ha continuato a pubblicare poesie e racconti su diverse antologie di case editrici e siti, ma soprattutto romanzi, uno dei quali è uscito con la casa editrice “Delos”. Di recente è tornata al vero nome, pubblicando tra gli altri e in una versione aggiornata “Affari di cuore a Madrid”, edito dalla casa editrice “More Stories”. 
 


Nessun commento:

Posta un commento