AUTORE: Vita Firenze
TRAMA
Lui
è la sua casa, il suo rifugio. Lui è il suo miracolo.
Manhattan – Alfie Esposito frequenta la Stuyvesant High Scholl, ha pochi amici
fidati ed è lo zimbello della scuola. La sua famiglia, però, è conosciuta e
amata a Little Italy, dove il ristorante italiano Salvia e Peperoncino è,
ormai, un’istituzione.
Roxanne Cooper non è la classica ragazza della porta accanto. Appena
trasferitasi dalla colorata Malibu, è la figlia del Leader dei Broken Sword:
alle spalle, un passato dominato dagli eccessi e, davanti, il desiderio di
redenzione.
Alfie e Roxanne si ritroveranno a condividere gli stessi spazi: a scuola, nella
medesima classe, e anche al Salvia e Peperoncino, dove la ragazza viene assunta
come cameriera.
Due mondi opposti che si attraggono e respingono e, nel mezzo, le paure. Il
timore di essere respinto contro il terrore di rivelare troppi scheletri.
Nella cornice tricolore di Little Italy, sta per sbocciare un amore che ti farà
battere il cuore.
Finalmente disponibile, il primo romanzo della serie Salvia e Peperoncino con
un protagonista di cui sarà impossibile non innamorarsi.
RECENSIONE
Sono passati un po’ di anni, da quando abbiamo conosciuto
Rosy e Tony, alle prese con il loro trasferimento a NY e l’apertura del ‘Salvia
e Peperoncino’.
I piccoli di casa Esposito ora sono grandi, Phil e Jo sono
degli uomini e le sorelle, Francesca e Maria, hanno già una loro famiglia.
Solo il ‘piccolo di casa’, ossia Alfie, è ancora sotto il
controllo del clan Esposito, anche se scalpita, sin dalla prima pagina, per
dire la sua. E non sembra riuscirci molto bene, visto il suo carattere timido e
un po’ nerd, che lo hanno reso lo zimbello del liceo e preda della solita banda
di bulli che approfitta di ogni momento per metterlo in difficoltà.
C’è da dire che, in quanto a brutte figure e situazioni
imbarazzanti, Alfie ci mette del suo, perché quando si ritrova a essere il
centro dell’attenzione, va letteralmente ‘in palla’ e le sue movenze diventano
goffe, facendolo inciampare in ogni ostacolo.
Una di queste situazioni improponibili è quella che lo porta
faccia a faccia con Roxanne, nuova compagna di scuola, bellezza affascinante e
carattere un po’ schivo, che lo ha degnato di qualche vacuo sguardo a scuola,
salvo ritrovarselo nel ristorante ‘Salvia e Peperoncino’ dove è la nuova
cameriera.
Ma le uscite di stile e il passato cupo di Roxanne non
tengono lontani i due adolescenti, attratti uno dall’altro come un magnete, forse
a causa della comune solitudine o dalla voglia di riscatto che muove le loro
azioni.
Ognuno ha un carico di problemi sulle spalle che sembra
insormontabile, Alfie a causa di diverse vicissitudini della sua famiglia, Rox
per il suo bisogno di sfuggire a un passato fatto di eccessi e bisogno di
sfuggire a un nome importante come quello del suo rock-papà.
Intorno a questa storia, fresca e giovanile, si muove un
universo familiare fatto di problemi economici, di situazioni fosche e molto
dark, che portano gli Esposito a fronteggiare il clima cupo che una città come
NY può dare, dalle lotte di quartiere, in cui finiscono loro malgrado, al
bisogno di vivere la propria vita e formare la propria identità.
Sto per raggiungere la cucina, quando sento pronunciare il mio nome.
Riconosco subito quel timbro femminile e avverto un brivido,
mentre la sudorazione aumenta d’improvviso.
Non può essere! Sto pensando talmente tanto a lei, da sognare la sua voce.
In questo primo capitolo, con Alfie, ci ritroviamo una parte
fresca, ancora incontaminata della vita di un giovane che, suo malgrado, è
costretto a crescere per ‘vie traverse’, ossia apprendendo ciò che il mondo
esterno reclama, senza essere preso in considerazione come persona. Il suo percorso
di vita è tutto in salita, sia dal punto di vista sentimentale che famigliare,
anche la fede religiosa a cui si aggrappa, sembra non dargli una risposta
certa, lasciandolo alle prese con i suoi sentimenti che racconta a un diario.
Roxanne, invece, è una giovane donna che ha bruciato tutta la
sua vita come in un tiro di sigaretta, in fretta, di pancia, come per paura di
perdersi chissà quale grande novità o occasione, salvo ritrovarsi con del fumo
tra le dita e una cenere che non lascia alcuna speranza.
Alfie è un inizio un po’ noir di Vita Firenze, un messaggio abbastanza reale della vita di un ragazzo, in una grande città che poco concede alle occasioni, facendo svanire il ‘sogno americano’. Pur essendo un libro vivace e propositivo, che comunica un messaggio di speranza e redenzione, si avvertono le basi di una crescita esponenziali dell’autrice che propone un prodotto in continua crescita ed evoluzione.
Il giovane protagonista non viene proposto come spensierato
e un po’ imbranato, ma come un giovane uomo che ha già compreso che nella vita
deve lottare per ottenere ciò che vuole, accettando anche compromessi, ma senza
mai svendere se stesso.
Devo ammettere la mia sorpresa nella lettura, abituata a
toni più romance da parte dell’autrice, ma non per questo meno apprezzati.
‘Vedo’ tinte fosche all’orizzonte per il prosieguo della
saga, ma le attendo con curiosità perché mi intriga molto capire cosa e dove
finiranno i nostri protagonisti che promettono storie al cardiopalma.
Buona lettura.
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