Sì, è un libro per ragazzi, ma ammetto che il messaggio che lo accompagna, serve molto anche a noi adulti perché, oltre a farci riscoprire il lato 'giovanile' delle cose, serve a non farci 'dimenticare', ma soprattutto, 'invecchiare mentalmente'.
Ma prima di tutto passo a presentarvelo!
Titolo: Rolando del camposanto. Due fantasmi da salvare
Autore: Fabio Genovesi
Editore: Mondadori
Pagine: 232
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 16,00 €
Rolando vive nel cimitero, insieme allo zio che fa il guardiano. Ne esce solo per andare a scuola, dove i compagni lo evitano, e non ha amici, a eccezione di un merlo di nome Cip. Quando un giorno tra le lapidi appaiono i cugini Marika e Mirko Gini, Rolando trova due amici della sua età. Ma i cugini Gini sono dei fantasmi e presto spariranno per sempre nel Grande Buco. Per salvarli, Rolando deve addentrarsi sul Monte Pupazzo, fino al Buio Nero, per trovare la Cosa Rossa entro la mezzanotte del giorno dopo, quando sarà anche il suo compleanno. Il viaggio insieme a Cip attraverso la natura incontaminata si trasforma in un’impresa clamorosa, in compagnia di personaggi indimenticabili: un robivecchi sbadato, un cacciatore strabico, una femmina di cinghiale elegante e raffinata, e una bambina selvatica che si fa chiamare Tigre e vive nei boschi. Con uno stile appassionato e irriverente, Fabio Genovesi racconta un’originale favola moderna sul potere dell’amicizia, sull’importanza di affrontare le proprie paure e sul piacere speciale dell’esser fatti a modo nostro.
Autore: Fabio Genovesi
Editore: Mondadori
Pagine: 232
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 16,00 €
Rolando vive nel cimitero, insieme allo zio che fa il guardiano. Ne esce solo per andare a scuola, dove i compagni lo evitano, e non ha amici, a eccezione di un merlo di nome Cip. Quando un giorno tra le lapidi appaiono i cugini Marika e Mirko Gini, Rolando trova due amici della sua età. Ma i cugini Gini sono dei fantasmi e presto spariranno per sempre nel Grande Buco. Per salvarli, Rolando deve addentrarsi sul Monte Pupazzo, fino al Buio Nero, per trovare la Cosa Rossa entro la mezzanotte del giorno dopo, quando sarà anche il suo compleanno. Il viaggio insieme a Cip attraverso la natura incontaminata si trasforma in un’impresa clamorosa, in compagnia di personaggi indimenticabili: un robivecchi sbadato, un cacciatore strabico, una femmina di cinghiale elegante e raffinata, e una bambina selvatica che si fa chiamare Tigre e vive nei boschi. Con uno stile appassionato e irriverente, Fabio Genovesi racconta un’originale favola moderna sul potere dell’amicizia, sull’importanza di affrontare le proprie paure e sul piacere speciale dell’esser fatti a modo nostro.
Recensione
Già il titolo è tutto un programma: Rolando del Camposanto (e prendiamo solo la prima parte). No, non è il nome e il cognome del nostro protagonista, ma solo il nome del nostro bimbo (che tra l'altro è anche molto classico e carino) e il posto in cui abita. Sì, perché Rolando abita al Cimitero, dove vive con suo zio Sergio, che fa il guardiano. O meglio, dovrebbe fare il guardiano ma, avendo avuta una brutta avventura qualche anno prima, si è rifugiato nel suo dolore (e nella bottiglia di vino) e ignora tutto ciò che lo circonda (nipote compreso), lasciando al piccolo anche l'incombenza di occuparsi del suo lavoro. E così il bimbo, ogni mattina, prima di andare a scuola, apre i cancelli del luogo della pace eterna, facendo nascere anche piccoli pettegolezzi tra la gente del paese, che vede poco di buon occhio un minore, aggirarsi tra tombe e cipressi, parlare da solo, con la compagnia di un merlo e fare colazione su una tomba. Tra l'altro, una signora anziana, afferma di averlo visto fare colazione con latte e ragni. Sì, ragni croccanti, che venivano ingoiati con gran fame.
Le voci si sono sparse e sono diventate virali, attribuendo a Rolando una fama che in poco tempo, lo hanno allontanato ancora di più dai suoi coetanei che, ora che la scuola è finita, non lo invitano al lago per le vacanze estive.
Specifichiamo: la storia dei ragni è stata solo una banale svista della signora che poco ci vedeva. Rolando adora la colazione, ne farebbe il suo pasto a ogni ora, così come adora i cereali a cioccolato che immerge nel latte e poi sgranocchia voracemente. Quindi, niente ragni!
E così si ritrova tutto solo - o meglio, con Cip, il merlo - ad aggirarsi per le tombe - a giocare a pallone e parlare da solo. O almeno, specifichiamo anche questo, non parla da solo. No, lui parla con i morti, passa accanto a ogni lapide e li saluta personalmente, chiamandoli per nome, ricordando chi dei parenti più prossimi è passato a trovarli, augurando la buonanotte. E' di una dolcezza impressionante, Rolando, così come lo è verso le persone 'vive' che incontra.
Ma verso i morti, ha una cura maggiore, essendo rimasto orfano cinque anni prima di entrambi i genitori, che sono sepolti presso quel camposanto e che sono le ultime tombe che visita, prima di andar a dormire.
E proprio la sera di inizio vacanze, quando palleggiando e, cercando di stabilire il record di non far cadere la palla, sta per raggiungerli, scorge una cosa che ha dell'incredibile: due figure diafane, pallide, di due bambini, che lo guardano incredulo. Sono i cugini Gini, morti da poco, Marika e Mirko, che gli chiedono di aiutarli, compiendo una grande impresa per loro: raggiungere il Monte Pupazzo, recuperare la 'Cosa Rossa' che può tappare il 'Grande Buco' che può risucchiarli e portarli via da quel posto, facendoli scomparire per sempre.
Rolando non ha amici, e anche se i due sono fantasmi, la prospettiva di non restare da solo, lo alletta molto, quindi accetta.
Ma cosa lo aspetta?
Una grande sfida, questo è sicuro, ma non solo con l'ambiente ostile, animali agguerriti e soprattutto l'ignoto, ma con sé stesso e le sue paure.
Le vincerà? Lo saprete leggendo questa bellissima avventura!
Devo ammettere che adoro i libri per ragazzi, contengono una verità talmente ovvia, che in quelli degli adulti manca completamente, e soprattutto, è talmente in superficie, che ti chiedi come puoi non afferrarla e non capirla.
Rolando si tuffa con naturalezza in questa avventura, pur sapendo che dovrà affrontare un percorso irto di pericolo, come uscire dal camposanto, andare sulla montagna dove non è mai stato, affrontare il buio più buio e soprattutto, cercare una cosa, che non sa neanche cos'è. Ma quello che lo terrorizza, è che sarà da solo. Certo, c'è Cip, ma un merlo, che aiuto può dare?
Un bambino di dieci anni, che ha sofferto l'abbandono genitoriale, che è lasciato solo dall'affetto del tutore, che si ritrova a essere lui stesso, tutore dello zio e responsabile del suo lavoro, ignorato dai suoi pari e abbandonato tutto il giorno in un luogo silenzioso, quali risorse potrà mai aver sviluppato?
Potremmo rispondere, 'nessuna'.
Ma qui vi stupirete.
Rolando ha dalla sua una sensibilità pazzesca, una bontà d'animo e un amore incondizionato per la vita, sia umana che per la natura, da saper sempre cosa fare e dire. Vi aprirà l'animo, vi stupiranno le sue risposte e vi farà quasi vergognare per la vostra durezza d'animo.
Viaggerete con lui, mano nella mano, sarete la sua luce in quel bosco scuro, farete parte dello strano equipaggio che lo affiancherà strada facendo, e lo spronerete a ritrovare il suo coraggio e a non mollare, a compiere imprese e a non arrendersi a facili soluzioni.
La strada più comoda è ciò che porta al pericolo più grande di tutti: arrendersi. Ma lui e i suoi amici non lo faranno mai e porteranno a compimento il loro compito, a qualunque costo.
Scrittura scorrevole, frizzante e spumeggiante, quella di Fabio Genovesi. Adatta ai ragazzi, intrigante, ma soprattutto ricca di energia, che accompagna il lettore nelle scene, facendole vivere in prima persona.
Ricca di dialoghi e di disegni stilizzati, rendono appieno la storia e godibili gli ambienti, ben descritti.
Non molto sotto le righe gli insegnamenti e i messaggi che si vogliono dare: amicizia, avventura, coraggio, amore, bontà e spensieratezza, tutte cose che di questi tempi, deficitano nell'ambiente dei ragazzi.
Direi di tornare a libri come questi, di distribuirli nelle scuole, per far tornare il sorriso sui volti dei bimbi e far comprendere che, dietro un visino pallido e un ambiente disagiato come quello di un camposanto, (o qualsiasi altro) esistono persone con una sana moralità e che sono capaci di compiere imprese importanti, da veri supereroi. E senza indossare nessuna maschera.
Estratto
Allora, io vi avverto subito, sennò poi uno dice “Ma lo
potevi dire prima”, e io infatti ve lo sto dicendo prima.
Anzi, lo dico proprio subito, e non esiste mica nulla che
sia prima di subito.
O forse sì, prima di subito per esempio c’era ieri.
Però ieri non ve lo potevo dire, perché voi non avevate
ancora aperto questo libro, quindi a pensarci bene
è colpa vostra.
Ma non c’è problema, vi perdono, e vi avverto: quella
che sta per iniziare è la storia più clamorosa, più spaventosa,
più incredibile che io abbia mai sentito in vita mia.
Certo, in vita mia io ho sentito solo tre storie, anzi tre e
mezza. Però quella che sto per raccontarvi vince di sicuro,
le altre due e mezza le straccia proprio, non c’è gara.
È così pazzesca ed emozionante, che se uno la ascolta
non si può sapere che effetto gli farà.
Note sull'autore
Fabio Genovesi è nato e vive a Forte dei Marmi.
Ha scritto i romanzi Versilia Rock City (Transeuropa, 2008, nuova edizione Mondadori, 2012) e il saggio cult Morte dei Marmi” (Laterza, 2012).
Esche vive (Mondadori, 2011), suo secondo romanzo, è stato tradotto in più di nove Paesi.
Nel 2013 esce Tutti primi sul traguardo del mio cuoree nel 2015 Chi manda le onde (vincitore della seconda edizione del Premio Strega Giovani) entrambi per Mondadori, come il successivo Il mare dove non si tocca. Rolando del camposanto è il suo primo libro per ragazzi.
Collabora con il Corriere della Sera, e La lettura.
Gianluca Maruotti è un illustratore, animatore e puppet maker. Realizza animazioni con la tecnica dello stop motion, utilizzando principalmente la plastilina. Ama guardare vecchi film di fantascienza, leggere fumetti e passeggiare per cimiteri, ma solo di giorno.
Ha scritto i romanzi Versilia Rock City (Transeuropa, 2008, nuova edizione Mondadori, 2012) e il saggio cult Morte dei Marmi” (Laterza, 2012).
Esche vive (Mondadori, 2011), suo secondo romanzo, è stato tradotto in più di nove Paesi.
Nel 2013 esce Tutti primi sul traguardo del mio cuoree nel 2015 Chi manda le onde (vincitore della seconda edizione del Premio Strega Giovani) entrambi per Mondadori, come il successivo Il mare dove non si tocca. Rolando del camposanto è il suo primo libro per ragazzi.
Collabora con il Corriere della Sera, e La lettura.
Gianluca Maruotti è un illustratore, animatore e puppet maker. Realizza animazioni con la tecnica dello stop motion, utilizzando principalmente la plastilina. Ama guardare vecchi film di fantascienza, leggere fumetti e passeggiare per cimiteri, ma solo di giorno.
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