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lunedì 21 ottobre 2019

Blog tour per Daniela Tess con 'Amore proibito'

Eccoci arrivati alla tappa del blog tour, per un approfondimento su un tema della trilogia.
A proposito, che ne dite? Vi sta piacendo?
A me molto, anche perché ha un approccio diverso da altri romanzi del genere e ci sono degli accorgimenti che l'autrice ha adottato, che rendono sia la lettura che la trama, meno pesante e più moderna di altri libri.
Ma veniamo a noi, con le date che riguardano l'intero BT!


L'argomento di approfondimento che ho scelto, riguarda il tema 'Perdono o Negazione'

Seppur accennato nel primo libro, ossia Le Origini, viene a essere un po' il leit-motiv del secondo volume, 'Orgoglio'.
Questo tema può essere visto da due POV diversi: ossia, da una parte, andiamo ad analizzare i sentimenti di Alyce, i suoi sentimenti feriti e la sua dignità letteralmente fatta a pezzi; dall'altra possiamo ritrovare questa lotta costante anche in Lucas, che in questo momento, deve fare i conti con il suo passato e prendere decisioni sul suo futuro,, venendo a patti con i sentimenti che prova per la ragazza.
Devo presumere che abbiate già letto il libro, altrimenti, vi informo, che ci saranno dei piccoli spoiler.

Ritroviamo la nostra protagonista annichilita dal dolore, per la sua recente perdita, a riflettere sul suo passato, a ciò che ha appena attraversato, a ciò che ha perduto, e sulla situazione in cui si ritrova.

Alyce non aveva accettato compromessi, aveva preferito 
un’esistenza solitaria a un misero palliativo.

Avrebbe potuto avere tutto: una posizione prestigiosa socialmente che avrebbe messo a tacere i tanti pettegolezzi sul suo conto, il rispetto della società 'perbenista' e finalmente dimenticare i problemi economici che avevano sconvolto la sua famiglia.
Ma no, lei non cede, non si vende per ricavarne un privilegio che trova 'sporco', persino 'aberrante', quando lo scotto da pagare è la perdita della persona che ama.
Questo orgoglio che dimostra, nel mondo di rifiutare il prestigio, la società, i beni materiali, si scontrano con la presenza del duca di Tresham, che riacutizza il dolore e solletica la sua mente.
Sorvolando sull'incontro (per il famoso rischio 'spoiler'), ritroviamo Alyce a provare gli stessi sentimenti, quando si rende conto che tutto ciò che ha desiderato e che finalmente potrebbe essere realtà, si ferma davanti alla freddezza e la sfiducia di colui che ha tanto amato.
Farà prevalere il suo orgoglio, la sua fierezza, oppure soccomberà alla negazione di sentimenti?

Lui si irrigidì. Le scostò le braccia dal suo collo mettendo tra loro una certa distanza. 
Indurì il suo cuore e le rispose fermo e deciso 
«Perché? Semplice… Lucas Smith è morto davvero. Non c’è più, come puoi
 vedere tu stessa e io… cosa dovevo tornare a fare da una donna
 che ha scelto di sposare un altro ma che non ha mai avuto
 il coraggio di dirmelo?»  
Lei lo guardò sorpresa. 
I suoi occhi limpidi mostrarono il suo turbamento e un lieve senso di colpa. 
Lui ebbe la conferma dei suoi sospetti; allora era tutto maledettamente vero.

In questo momento prevale l'orgoglio di Lucas, il suo aver dovuto ingoiare i suoi ideali, preparare la sua vendetta, per ottenere ciò che ha sempre desiderato, fin dal primo sguardo: lei, Alyce.
Ma la ragazza non sa come spiegare ciò che è accaduto, troppe sono le vite in ballo e troppi interessi verrebbero intaccati dalla sua parola, ma crede speranzosa che il suo antico amore possa crederle.
Sarà così?

Ti ho vista, quel giorno… lì, con Lord Val e le vostre famiglie. Lui che si avvicinava a te, ti baciava le mani e tu che glielo lasciavi fare! E come ridevi con tua sorella! 
Sembravi soddisfatta e pienamente appagata ma d’altronde,
d’altronde, come darti torto? Eri destinata a diventare una duchessa, molto ricca e importante. 
Certo lui non aveva le mani ruvide e callose come le mie; magari hai anche 
finto che le mie carezze ti piacessero e invece… chissà quanto ribrezzo ti hanno
 fatto queste mani! Mani che hanno sempre lavorato, che hanno tolto fango, 
coltivato la terra, pulito animali.

La crudezza di queste parole, fanno ribellare il suo animo, fanno accantonare per un attimo tutto l'amore provato per lui, tutto il dolore che l'ha travolta per la sua scomparsa, e non può far altro che rifuggiarsi nel suo solito atteggiamento sfuggevole.

Provò una profonda vergogna per avergli permesso di trattarla così dopo 
le dure parole che le aveva rivolto. Le sfuggì una lacrima colma di umiliazione. 
Cercò di ritrarsi e non rivelare il suo disagio, la sua vulnerabilità.

Quanto conta l'amore? Quando profondo deve essere il dolore per far sì che finalmente veda la luce?
Né Lucas, né Alyce possono saperlo: due anime sofferenti, eppure così pure, così schiette, così dannatamente affini, che devono superare un viaggio nel buio degli eventi, per poter capire cosa sono uno per l'altro.
Sarà stato il troppo amore, il troppo coinvolgimento a ridurli in quello stato?
Forse sì. I colpi di fulmine sono improvvisi, fragorosi come tuoni, che ti travolgono, non lasciandoti il tempo di reagire, o pensare, o nemmeno provare e riflettere.
E quando pensi di aver trovato la felicità, tutto ti viene strappato via, non puoi far altro che retrocedere, nasconderti, ferire tutto e tutti, per non provare ancora quel dolore sordo.
E' orgoglio ferito? E' amore negato?
O forse la fragilità di un sentimento che non si è fatto in tempo a coltivare, non può che lasciar scoperta l'anima, nella sua veste più limpida, più ricettiva, più semplice?

Odiava sentirsi vulnerabile, lo aveva sempre odiato. Lo era stato per troppo tempo. Ora che era dall’altra parte non voleva più essere debole, schiavo di sciocchi sentimenti, dipendente dalla mutevolezza di un animo femminile. Non lo avrebbe fatto mai più. Lei lo aveva distrutto una volta, non le avrebbe permesso di farlo di nuovo.

Orgoglio, maledetto orgoglio, sempre presente nell'animo umano, a complicare la vita che di sé non ha nulla di facile.
E se ci si mettono anche gli altri, quelli che ti stanno intorno e che tramano per rovinarti ancora di più i rari momenti felici.

Era rovinata, completamente rovinata dalle chiacchiere di quel bastardo. Ecco perché lo aveva visto così felice e soddisfatto: era stato furbo, senza dirle niente si era preoccupato di far arrivare una “chiacchiera” alle persone giuste, così da forzarle la mano, perché la voleva e non intendeva lasciarla a Lucas. L’aveva incastrata.

Cosa prevarrà nei due protagonisti?
L'amore dell'uno per l'altro? L'altruismo per il bene dell'altro e quindi la negazione dei propri sentimenti? Oppure ancora una volta, l'orgoglio, il fuoco di un sentimento che ti costringe a lottare per salvare il tuo cuore e la tua mente?

Posso solo dire che alla fine del volume vi porrete tutte queste domande, di cui troverete le risposte a breve, nella recensione del terzo libro della saga.
A presto!


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