Tappa personaggi e intervista doppia per il libro di Luigi Carrozzo
NOME
Giorgio.
Andrea.
SOPRANNOME
Giorgio: “Cagnaccio rognoso”.
Andrea: “Il principe azzurro”.
ETÀ
Giorgio: “Da quasi dieci anni ho
superato i quaranta”.
Andrea: “Io appartengo alla
generazione precedente a quella di Giorgio. Lui ormai è nella fase discendente,
io ancora nel pieno delle forze. E affamato”.
RAPPORTO CON L'ALTRO SESSO
Giorgio: “Dopo una vita alla deriva, è
stata proprio una donna a salvarmi: mia moglie Ilaria”.
Andrea: “Le donne sono solo un mezzo.
Mi servono solo per raggiungere uno scopo più alto. Niente sorrisini, il sesso
non c’entra nulla. Parlo di vendetta, parlo di potere”.
LA TUA DONNA IDEALE
Giorgio: “Quella che mi sopporta, non
mi giudica. Quella che si fida di me, quella di cui posso fidarmi. La donna con
cui costruire qualcosa di solido: un nido, una casa, un futuro. Sono fortunato,
ho sposato una donna così”.
Andrea: “Per quello che serve a me,
meglio che sia bella e stupida. E debole. Ognuno ha una debolezza e io ho un
certo talento nello scoprire quale”.
COLORE PREFERITO.
Giorgio: “Azzurro cielo”.
Andrea: “Tabacco bruciato: il colore
della notte di Milano”.
CIBO PREFERITO
Giorgio: “Non sono un raffinato
gourmet, mi accontento di poco. Ma ho una predilezione per le patate arrosto e
la frittata. Quando resto a casa solo con mio figlio, e mi tocca cucinare, vado
sul sicuro: patate arrosto e frittata”.
Andrea: “Sebbene abbia un fisico
invidiabile, adoro il cibo spazzatura. Quella robaccia confezionata che puoi
acquistare direttamente alle macchinette”.
DI QUALCOSA ALL'ALTRO
Giorgio: “Non mi sarei mai potuto immaginare che tu avessi il coraggio di fare quello che hai fatto. E non riesco a sopportare che sia tutta colpa mia”.
Andrea: “Sono il tuo personale fantasma, il predatore che fiuta le tue tracce. Quando ti accorgerai di me sarà troppo tardi”.
TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE L'ALTRO
Giorgio: “Abile, disperato, spietato”.
Andrea: “Testardo,
addolorato, stremato”.
UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO
Giorgio: “Le case di ringhiera sui
Navigli, a Milano. Più volte, per lavoro, mi è capitato di entrare in quelle
abitazioni, e chissà che un giorno non possa andarci ad vivere”.
Andrea: “La terra di nessuno fuori
dall’hinterland milanese. Terra di antiche abbazie, di cascine, di campagne
brulicanti di segreti inenarrabili”.
BEVANDA PREFERITA
Giorgio: “Caffè. Ho bisogno di stare sveglio, di essere perennemente vigile”.
Andrea: “Caffè, da prendere al bar, in
piedi, senza perdere tempo. E poi, invitare una donna a prendere un caffè
insieme è il modo migliore per un approccio inoffensivo. Almeno in apparenza”.
BEVANDA ALCOLICA PREFERITA
Giorgio: “Non bevo mai. L’alcool allenterebbe la mia capacità di concentrazione e non posso permetterlo. Ma quando tutto finirà, spero di potermi concedere una birra gelata. Magari con mia moglie e mio figlio”.
Andrea: “Gin, il più aristocratico dei
distillati”.
GIORNO O NOTTE
Giorgio: “Preferisco il giorno. Di
notte comincia la mia guerra personale e io... non so, comincio a essere
stanco. Non sono un guerriero, non sono nato per questo”.
Andrea: “La notte, senza dubbio. Di
notte accadono cose che chi vive solo di giorno non riesce nemmeno a
immaginare. Battaglie, alleanze, mutazioni. Interi mondi, di notte, si fanno e
si disfano”.
FAI UN SORRISO
Giorgio abbassa lo sguardo. Gli angoli
della bocca si sollevano appena. Un reticolo di rughe gli increspa le guance
mal rasate.
Andrea scuote i lunghi riccioli che
gli incoronano il viso, si sfila gli occhiali da sole e sorride a denti
stretti.
SALUTA L 'ALTRO
Giorgio guarda Andrea. Schiude le labbra, sembra stia per pronunciare una parola, invece tira un sospiro. Scuote la testa, si alza e va via.
Andrea: “Puoi nasconderti da chiunque,
tranne che da te stesso. Questa è la tua condanna. Addio”.
E con queste corroboranti risposte, direi che è il caso di andare a conoscere personalmente Giorgio e Andrea, leggendo il romanzo.
Buona lettura!
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