Una
casa sperduta in campagna. Due carcerieri. Bambini rinchiusi in un ripostiglio.
Nino
ed Eva, unici sopravvissuti ai loro aguzzini, hanno a disposizione soltanto un
secchio per gli escrementi e un vecchio mangianastri, da cui sgorgano racconti
dell’orrore. Niente luce né finestre, niente letto su cui dormire; solo loro
due, schiacciati da una voce registrata che scandisce l’eterna prigionia nel
buio totale.
Nino
ed Eva sono bestie in un macello. E come tutte le bestie mangiano e aspettano. Fuori,
un’epidemia di morti viventi fa il resto, narrando una favola nera che aggiunge
terrore al terrore.
Ma
Nino ed Eva lo sanno. Quella non è la storia più brutta.
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Roberto Ciardiello ha iniziato a scrivere qualche anno fa. Brevi racconti sono stati selezionati per comparire in antologie (Delos, Edizioni XII, WePub, Sogno Edizioni). Altre opere brevissime si sono classificate prime o seconde in vari festival horror a livello nazionale (ToHorror Fantastic Film Fest, Terni Horror Fest, FiPiLi Horror Festival), oltre che in alcuni concorsi on line.
Nel 2017 pubblica con Dark Zone Edizioni il romanzo breve La vendetta nel vento, chiaro omaggio al sottogenere cinematografico dei "rape & revenge".
L'anno dopo esce, sempre con Dark Zone, il romanzo La casa dalle radici insanguinate, che riprende il filone dell'horror anni Ottanta.
Nel 2020, il suo racconto Tra le dune del Registan entra nella raccolta L'ombra di Cthulhu, Dark Zone Edizioni.
LE ALTRE TAPPE
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