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giovedì 3 marzo 2022

Intervista a Lorenzo Armenio

Ho avuto il piacere di conoscere Lorenzo al Deep Spece One, all'interno del quale venivano premiati gli autori per il Trofeo Cittadella e altri prestigiosi premi, a Fiuggi, questa estate, in occasione del ritiro dei premi ai miei volumi fantasy.
Sono rimasta sorpresa del contrasto tra la sua timidezza adolescenziale e la bravura, quasi adulta, con cui scrive i suoi racconti.
Eccolo qui che si racconta in tutta la sua originalità.





Per prima cosa parlaci di te (breve descrizione)

Mi chiamo Lorenzo Armenio, ho 16 anni, frequento il secondo anno del liceo scientifico e da ormai 2 anni ho sviluppato la passione della scrittura. Sin da piccolo ho disegnato fumetti e inventato storie ma solo nel 2020, durante il lockdown, ho trasformato una delle mie ultime storie in un racconto e successivamente in un romanzo, a cui poi ho aggiunto nel 2021 un seguito.

 

Qual è l'elemento che non manca mai nei tuoi scritti?

In ogni mia creazione inserisco sempre dell'ironia. Penso che questa possa innanzitutto alleggerire l'atmosfera cupa che si creerebbe altrimenti nei miei romanzi, dato che il principale tema è quello dei demoni e dell'Inferno, ma credo anche che l'ironia sia un elemento necessario nella vita di tutti i giorni perché può aiutare a relazionarsi meglio con le persone a noi vicine e magari strappare qualche sana risata, cosa che personalmente trovo essenziale e che mi rende particolarmente felice.

 

Fai una scaletta o vai “a braccio” ?

Inizialmente creo una scaletta molto sintetica, anche se spesso vado poi “a braccio” e la modifico invertendo degli elementi o eliminandoli. Sia per il primo che per il secondo romanzo ho mantenuto il medesimo finale che avevo pensato agli inizi e ho proseguito a sviluppare la storia pensando solamente a come arrivare a tale conclusione.

 

Usi sottofondi musicali quando scrivi?

Sì assolutamente. Io adoro variare lo stile di scrittura in uno stesso romanzo: passo da un evento descritto in modo divertente a uno più tetro fino ad arrivare anche a parlare d'amore e per differenziare il mio stile di scrittura ascolto diversi tipi di musica che influenzano molto il mio modo di scrivere. Io penso alla storia e la mia mente pensa a come descriverla basandosi sulla musica.

 


Giorno e notte conciliano meglio il tuo modo di scrivere?

Di solito scrivo alla sera o di notte, essendo i miei romanzi per lo più ambientati in quel momento della giornata, pertanto immerso in quella stessa atmosfera riesco a immedesimarmi meglio in ciò che succede.

 

Libri autoconclusivi o serie?

Dipendendo ovviamente dal genere e dallo stile con cui è scritto il libro, io penso che le serie non siano solo un'occasione per il lettore di legarsi ad un personaggio e capirlo al meglio, ma penso che siano anche un'occasione per lo scrittore che, come me, solo dopo aver pubblicato un romanzo pensa ad eventuali modifiche, ulteriori sviluppi o nuove dinamiche che possono essere descritte in un sequel o anche in un prequel.

 

Ti ritrovi nei personaggi o sono completamente diversi da te?

Come detto precedentemente, anch'io faccio molto uso di ironia nella mia vita e ho deciso di mettere questa caratteristica nel protagonista del mio libro che si fa scappare spesso qualche battuta durante i combattimenti più estenuanti. Altro aspetto che inserisco nei miei romanzi è quello dell'amicizia, dello stare in gruppo per fronteggiare un problema, cosa che sento particolarmente vicina facendo parte di una classe molto unita come la mia.

 

Ci deve essere empatia con i personaggi o distacco?

Nelle serie penso che l'empatia con un determinato personaggio sia fondamentale, perché instaurare un legame con il lettore può portarlo a capire il suddetto e magari provare forti emozioni, che non devono per forza essere positive, perché anche un rapporto di odio verso l'antagonista della storia può sempre portare a un legame empatico verso l'intero racconto.

 

Quando il tuo libro è pronto, cosa fai per farlo conoscere al pubblico?

La mia casa editrice (Edizioni Convalle) promuove il romanzo sul suo sito, sui social e tramite varie fiere. Io diffondo la notizia su vari canali: personalmente tra amici, sul mio stesso sito www.le terredilorenzo.com e sull'account Facebook che ho creato per il protagonista dei miei romanzi, Jason Monroe; poi grazie all'aiuto dei miei genitori, pubblicizzo i miei romanzi tramite interviste con i giornalisti, tra i parenti e in libreria (dove a breve farò un firma copie) e facendo delle presentazioni, come quella fatta a dicembre 2021 in teatro con la presenza del sindaco e dell'assessore alla cultura della mia città in modo da permettere a più persone possibili di trovare i miei romanzi su più reti e facilitare quindi la diffusione del libro stesso. Inoltre mi iscrivo a concorsi mirati sul genere fantasy. Per ultimo, ma non certo per importanza, mi affido a professionisti come te che mi aiutano con interviste ecc. su vari blog.

 

Come incuriosisci i tuoi potenziali lettori?

Una modalità che adoro particolarmente è l'account Facebook del protagonista dei miei romanzi Jason Monroe, di cui parlavo prima, sul quale pubblico piccoli annunci sui libri in uscita o “spoiler” sul tema del romanzo, facendo intuire solo ai più acuti di cosa possa trattare il libro, pur lasciando il mistero sulla storia in sé e pubblicando dei booktrailer da me realizzati. Poi sicuramente un altro aiuto mi arriva dal mio sito, www.leterredilorenzo.com, in cui inserisco gran parte di me stesso: i miei romanzi, i racconti che scrivo su FB, i racconti che scrivo sul giornale della mia scuola ecc...


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