Sono rimasta sorpresa del contrasto tra la sua timidezza adolescenziale e la bravura, quasi adulta, con cui scrive i suoi racconti.
Eccolo qui che si racconta in tutta la sua originalità.
Per
prima cosa parlaci di te (breve descrizione)
Mi chiamo Lorenzo
Armenio, ho 16 anni, frequento il secondo anno del liceo scientifico e da ormai
2 anni ho sviluppato la passione della scrittura. Sin da piccolo ho disegnato
fumetti e inventato storie ma solo nel 2020, durante il lockdown, ho
trasformato una delle mie ultime storie in un racconto e successivamente in un
romanzo, a cui poi ho aggiunto nel 2021 un seguito.
Qual
è l'elemento che non manca mai nei tuoi scritti?
In ogni mia
creazione inserisco sempre dell'ironia. Penso che questa possa innanzitutto
alleggerire l'atmosfera cupa che si creerebbe altrimenti nei miei romanzi, dato
che il principale tema è quello dei demoni e dell'Inferno, ma credo anche che
l'ironia sia un elemento necessario nella vita di tutti i giorni perché può
aiutare a relazionarsi meglio con le persone a noi vicine e magari strappare
qualche sana risata, cosa che personalmente trovo essenziale e che mi rende
particolarmente felice.
Fai
una scaletta o vai “a braccio” ?
Inizialmente creo
una scaletta molto sintetica, anche se spesso vado poi “a braccio” e la
modifico invertendo degli elementi o eliminandoli. Sia per il primo che per il
secondo romanzo ho mantenuto il medesimo finale che avevo pensato agli inizi e
ho proseguito a sviluppare la storia pensando solamente a come arrivare a tale
conclusione.
Usi
sottofondi musicali quando scrivi?
Sì assolutamente.
Io adoro variare lo stile di scrittura in uno stesso romanzo: passo da un
evento descritto in modo divertente a uno più tetro fino ad arrivare anche a
parlare d'amore e per differenziare il mio stile di scrittura ascolto diversi
tipi di musica che influenzano molto il mio modo di scrivere. Io penso alla
storia e la mia mente pensa a come descriverla basandosi sulla musica.
Di solito scrivo
alla sera o di notte, essendo i miei romanzi per lo più ambientati in quel
momento della giornata, pertanto immerso in quella stessa atmosfera riesco a
immedesimarmi meglio in ciò che succede.
Libri
autoconclusivi o serie?
Dipendendo
ovviamente dal genere e dallo stile con cui è scritto il libro, io penso che le
serie non siano solo un'occasione per il lettore di legarsi ad un personaggio e
capirlo al meglio, ma penso che siano anche un'occasione per lo scrittore che,
come me, solo dopo aver pubblicato un romanzo pensa ad eventuali modifiche,
ulteriori sviluppi o nuove dinamiche che possono essere descritte in un sequel
o anche in un prequel.
Ti
ritrovi nei personaggi o sono completamente diversi da te?
Come detto
precedentemente, anch'io faccio molto uso di ironia nella mia vita e ho deciso
di mettere questa caratteristica nel protagonista del mio libro che si fa
scappare spesso qualche battuta durante i combattimenti più estenuanti. Altro
aspetto che inserisco nei miei romanzi è quello dell'amicizia, dello stare in
gruppo per fronteggiare un problema, cosa che sento particolarmente vicina
facendo parte di una classe molto unita come la mia.
Ci
deve essere empatia con i personaggi o distacco?
Nelle serie penso
che l'empatia con un determinato personaggio sia fondamentale, perché
instaurare un legame con il lettore può portarlo a capire il suddetto e magari
provare forti emozioni, che non devono per forza essere positive, perché anche
un rapporto di odio verso l'antagonista della storia può sempre portare a un
legame empatico verso l'intero racconto.
Quando
il tuo libro è pronto, cosa fai per farlo conoscere al pubblico?
La mia casa
editrice (Edizioni Convalle) promuove il romanzo sul suo sito, sui social e
tramite varie fiere. Io diffondo la notizia su vari canali: personalmente tra
amici, sul mio stesso sito www.le terredilorenzo.com e sull'account Facebook
che ho creato per il protagonista dei miei romanzi, Jason Monroe; poi grazie
all'aiuto dei miei genitori, pubblicizzo i miei romanzi tramite interviste con
i giornalisti, tra i parenti e in libreria (dove a breve farò un firma copie) e
facendo delle presentazioni, come quella fatta a dicembre 2021 in teatro con la
presenza del sindaco e dell'assessore alla cultura della mia città in modo da
permettere a più persone possibili di trovare i miei romanzi su più reti e
facilitare quindi la diffusione del libro stesso. Inoltre mi iscrivo a concorsi
mirati sul genere fantasy. Per ultimo, ma non certo per importanza, mi affido a
professionisti come te che mi aiutano con interviste ecc. su vari blog.
Come
incuriosisci i tuoi potenziali lettori?
Una modalità che
adoro particolarmente è l'account Facebook del protagonista dei miei romanzi
Jason Monroe, di cui parlavo prima, sul quale pubblico piccoli annunci sui
libri in uscita o “spoiler” sul tema del romanzo, facendo intuire solo ai più
acuti di cosa possa trattare il libro, pur lasciando il mistero sulla storia in
sé e pubblicando dei booktrailer da me realizzati. Poi sicuramente un altro
aiuto mi arriva dal mio sito, www.leterredilorenzo.com, in cui inserisco gran
parte di me stesso: i miei romanzi, i racconti che scrivo su FB, i racconti che
scrivo sul giornale della mia scuola ecc...
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