Lettori fissi

lunedì 19 dicembre 2022

"Christmas impossible"... o quasi. Il viaggio di una scribacchina alla ricerca di Babbo Natale

Chi mi conosce sa quanto io mi meravigli ancora a essere considerata una 'scrittrice', prova ne è il fatto che anche il mio sito riporta la scritta 'scribacchina impertinente'. Figurarsi quando Sara 'Sangueblu' Menichetti mi invita, personalmente, a essere una delle autrici del Florence Book Party Christmas Edition, per il firmacopie natalizio che si svolgerà a Vetralla (VT) nel Regno di Babbo Natale.



Hai un libro natalizio nei tuoi scritti? - mi ha chiesto.
Lo scrivo, qual è il problema? - rispondo molto scialla.
Infatti, il molto 'scialla', è la cosa peggiore che uno scrittore può fare. Perché è vero che ho una mente che elabora a velocità folle, ma non ho il tempo materiale per scrivere, soprattutto se sto presentando una laurea magistrale nello stesso periodo.
Ma io sono poco normale e decido di far tutto. 

Inizio a buttar giù quello che penso sia il mio racconto di Natale, intitolato proprio "Christmas Impossible" il cui personaggio principale, ossia Maeva, è ispirata proprio a Sara e alla sua energia nell'organizzare un evento di questa portata (avete presente? Secondo me, no!).
"Saranno poche pagine" mi dico tranquilla, ma la storia mi prende la mano e diventano ben 239, un romanzo in pratica, concluso 1 settimana prima di partire.
Mission impossible 1, andata!
Mi metto in viaggio verso Roma, con mia figlia Naomi, la mattina del 16, perché la 'donna bionica' ossia sempre Sara, ha deciso di deliziarci con uno spettacolo al parco in anteprima e una cena di gala speciale,
1 ostacolo: il 16 dicembre, molte regioni d'Italia, tra cui il Lazio, sono interessate dallo sciopero dei trasporti, per cui ci dobbiamo fermare a Roma. Che facciamo?
Ecco che alla donna bionica si associa la book lover Manila Polibi, altra instancabile multitasking girl, che mi rimedia un passaggio, con la complicità di un autore 'che deve venire apposta da Roma'.
E cosa fai, dici di no? Ma grazie, davvero, di cuore.
2 ostacolo: 'l'autore che deve venire da Roma' altro non è che Diego Galdino, il cosiddetto 'Zar dell'amore' (lo è davvero!) che quel giorno si ritrova a fare da 'salvatore di donzelle in difficoltà' oltre che barista (come suo solito) rifocillando pure le due sventurate torinesi.
Ma la cosa bella di tutto questo è che la qui presente autrice smemorata, cotta dal viaggio e dal caldo anomalo (ha lasciato la neve a Torino e -2 gradi) non collega il nome di Diego a quel Diego Galdino di "Il primo caffè del mattino", salvo scoprire la verità man mano che in auto si fa conversazione.
E come si sente?
- Sentite, facciamo che mi fate scendere qui sulla provinciale e non ne parliamo più! Che ci faccio io qui? - ammette (e questo sarà il leit motive di tutto il weekend).
Non ho fatto i conti che, le due fanciulle organizzatrici e lo scrittore-gentiluomo, mi stanno regalando quello che sarà il mio weekend della gentilezza, ossia un momento fuori dal tempo, dalle dinamiche degli eventi letterari, dal marketing e dal profitto.


(Manila e Sara alle prese con l'organizzazione)


L'arrivo al Regno di Babbo Natale, il raduno degli autori (molti erano malati, purtroppo), la visita al bellissimo sito natalizio, hanno intessuto momenti di autentica magia.

 

Siamo tornati bambini, eravamo stupiti davanti ai messaggi e ai milioni di luci che ci hanno portato indietro nel tempo, a quella che era la magia delle feste e a un regno a cui tutti vorremmo, almeno una volta nella vita, ritornare.

Godetevi il viaggio in immagini e suoni disturbati 💖



E di emozioni in emozioni, si arriva alla serata, andando a cena. Si chiacchiera, si fa conoscenza, si rispolverano vecchi rapporti fatti solo da social e messaggi in chat. Il posto è favoloso e si respira musica e magia presso l'Accordo, con la sua piscina a forma di chitarra e antiche note che si vestono da favola.


Ed è così che avviene la magia, nel mondo letterario: smetti di essere quella che scrive e diventi una persona. Si parla di tutto, si ride, ci si racconta aneddoti, si scopre cosa c'è oltre la facciata, si lascia andare l'apparire e resta solo l'essere. Noi.
Oltre a Diego e il suo amico Simone, al nostro tavolo c'erano Conny Melchiorre, Rosa Caruso e le loro splendide famiglie, con le quali abbiamo avuto modo di parlare di molte cose, tra cui, progetti presenti e futuri, intervallati da piatti tutti da gustare della tipica cucina locale.

 

E in ogni tradizione che si rispetti, il dolce e la foto di rito sono d'obbligo (e anche qui, quando mi hanno chiamato, mi chiedevo se ci fosse un errore 😅)

 
                                                                


Tra ringraziamenti, emozioni, balli e applausi, la serata si conclude e si va dormire (a mattina presto), pronti a rimettersi in piedi prestissimo. 
La colazione all'agriturismo Sor Francesco resusciterebbe anche i morti e io me la godo tutta 😉😋


E ora via, pronti e pimpanti, perché ci aspetta una giornata di lavoro (!!!) e ci si prepara alle foto di rito.


Ed eccoci tutti qui!
Da sinistra: i rappresentanti de La città dei lettori, Laura Rocca, Enrico Pedace, Conny Melchiorre, Diletta Pizzicori, BABBO NATALE (😂) Valentina Cebeni, i rappresentanti di Animatamente, Mila Orlando, Monique Scisci, Sara 'Sangueblu' Menichetti, Diego Galdino.
Da sinistra, sedute: Maria Rosaria Guarino, (io), Emily Pigozzi, Edy Tassi, Veronica Variati, Sara Gazzini, Valentina Trombetta e Anna Zarlenga (manca in foto Daniele Giannazzo).
Insomma, questa è la 'banda' al completo di autori che hanno cercato di allietare con i loro scritti la giornata, con montagne di gadget e dolci, per allietare i propri lettori, vecchi e nuovi.

  

  

  

  

  

  

  

  

  



La giornata, anche se un po' fredda, è trascorsa in fretta, portandomi a conoscere dei piccoli lettori e a confermarne di già noti.
Ho avuto la fortuna di poter parlare di tutti i generi, da quelli che scrivo, in particolar modo il fantasy, con un giovane master of game, fino ai bellissimi romanzi d'amore degli autori presenti.
Come non commuoversi per la bellissima lettera di Diego, che ci ha proprio strappato il cuore dal petto, sia per il dolore dato dalla perdita di una persona cara, ma anche la malinconia che ci provoca il suo ricordo? Ve ne lascio un breve stralcio:

Perché le lucette intermittenti che si accendono e si spengono sembrano la mia vita che fa le prove… con te e senza di te. E sembra che a vincere sia sempre il momento che restano tutte spente.
(Lettera di Natale)

Ma devo recuperare il mio aplomb, portare a termine la giornata, lasciandomi sensazioni che riuscirò a metabolizzare solo a casa, fatte di pezzi di conversazione, di risate, di memorie, di sensazioni che so già ritroverò nei libri scritti da me o dagli altri.
E' con una certa malinconia che mi accingo a rientrare, a tardo pomeriggio, a Roma, per poi tornare a Torino. Sono stati momenti particolari, vissuti con la splendida famiglia di Sara, da sua figlia Guenda, al marito Stefano (Steve) Luchi, direttore artistico e musicista, ma soprattutto una delle poche persone 'vere e genuine' del mondo musicale. Un vero signore, come ha detto mia figlia, che ci ha scarrozzate in giro, portato le nostre valigie, accompagnate da un luogo all'altro, sempre con gentilezza e un sorriso.
Ve l'avevo detto che è stato il weekend all'insegna della gentilezza, no?
Mi sono raccomandata a Babbo Natale, affinché questo regalo che mi è stato fatto, non rimanga solo un vago ricordo di un evento a cui ho partecipato e lui ha risposto: 'Vai scialla!" 😂😂😂


Ed è con la stessa leggerezza che mi appresto a tornare a casa, col cuore lieto e leggero, memore di abbracci e di promesse di nuove amicizie, di persone generose come Diletta e sua cugina Tania, di Rosa, il marito e suo figlio Angelo, di Conny e la sua famiglia, di Simone e Diego, di Manila.
E vogliamo concludere la giornata all'insegna delle figuracce? Eccertochesì!!
Quando ho conosciuto Daniele Giannazzo, sono partita con: "Ma chi è questo ragazzo?", fino a scoprire che è stato il mio salvatore per le serie Tv straniere con il suo canale 'Daninseries'. 
Ma lo sapete che io vivo fuori dal mondo, no? Se non fosse per Naomi che mi salva sempre il... Santa donna!
Con il suo gruppo di amici è stato simpaticissimo e ci siamo ripromessi di discutere ancora di libri (i suoi, a cui ho promesso una lettura critica 😜) e di nuovi film al prossimo evento... o in qualche parte della nostra penisola.
Cosa mi porto via da tutto questo? 
Sorrisi. Parole. Emozioni.
Quelle che voi leggerete nei libri degli autori, ma che io ho avuto il privilegio di assaporare sulla mia pelle. Sono quelle le cose che vi auguro di riportarvi da un evento letterario, non autografi, selfie, gadget, ma una valigia di emozioni che vi faranno sentire meno soli e parte di un qualcosa di importante.
Una nuova vita da vivere.
Quella che ognuno di noi imprime nei propri scritti e che persone meravigliose come Sara, Manila e il comitato della Città dei Lettori vi metteranno a disposizione.
Nel magico sito del Regno di Babbo Natale.
O nella magnifica Firenze, con la nuova edizione del Florence Book Party di giugno.



(una rara visione di me che faccio una dedica)

A proposito, non so se l'ho già detto, ma che ci facevo io, qui? 😉😉😉😉😉😉😉😉


Essere blogger è di per sé, essere alternativi (cit. S. Luchi)













   















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