Autore: Corinne Savarese
Editore: Leggereditore
Pagine: 304
Prezzo: ebook: € 4.99 - Cartaceo: € 16.00
Genere: Narrativa contemporanea
Sinossi:
Aurora ha un dono. Riesce a vedere nelle anime delle persone. Può scorgere il loro cuore, le loro tristezze, le loro sofferenze. Può avvertirle, toccarle con le dita. E quando, scappando dal suo passato, si è trasferita in un antico borgo marchigiano, le si è aperto un mondo nuovo. Dalla sua libreria ha osservato come la vita per gli altri sia andata avanti, mentre la sua è rimasta ferma in un punto ben preciso della sua esistenza. Ha conosciuto famiglie in bilico, divise tra il lavoro e l'incapacità di dimostrare affetto, genitori assenti o troppo pretenziosi, figli ribelli o troppo accondiscendenti. In un susseguirsi di eventi tra presente e passato, Aurora ha finalmente capito il disegno del proprio destino e, decisa ad abbracciarlo, sceglie di portare dei messaggi di speranza raccontando fiabe, ognuna con un significato specifico da far arrivare al destinatario. Il suo dono è quello di possedere un'eccezionale empatia e vuole usarla per arrivare alle loro anime, per curarle con la sua magia. Lei è portatrice di messaggi. E ha scelto di farlo attraverso le fiabe...
Posso dire che questa storia è una delle più belle e originali lette quest'anno!
Di solito sono molto critica verso la narrativa contemporanea, in quanto, negli ultimi anni, ha perso un po' l'orientamento originale, adottando altre forme di contaminazione e orientandosi verso il romance o genere misto.
Qui si ha, invece, l'occasione di fare un viaggio incredibile, seppur doloroso, nella mente e nell'anima di Aurora, protagonista suo malgrado, di una storia che non avrebbe mai voluto raccontare.
Già dall'incipit si comprende che ciò che stiamo andando a leggere è qualcosa di vissuto, di intimo, di speciale.
Partendo dalla storia di Pinocchio e di Geppetto, chi ben conosce la fiaba, sa che c'è di più di un papà dalla vita solitaria e di un burattino di legno. C'è un rapporto di affetto e sacrificio del vecchio falegname, verso la creatura che ha voluto fortemente e che cerca di proteggere dai pericoli della vita, nonostante il modello di legno, cerchi di vivere tutte le avventure che gli capitano, con sprezzo del pericolo.
Torniamo alla protagonista, Aurora, che ha bloccato la porta sul suo passato, arrivando in un posto nuovo, Fabriano, un piccolo borgo marchigiano, dove ha aperto la sua libreria per ragazzi, portando con sé la consapevolezza che, in quel mondo antico che c'è in tutti noi, si possa trovare la ricetta, se non della felicità, ma del vivere bene, nell'accettazione di qualcosa che non si può evitare, ma occorre vivere al meglio.
Ed è attraverso i suoi piccoli 'amici', ossia bambini con famiglie complicate alle spalle, con genitori assenti o troppo presenti, la ribellione dell'adolescenza, l'inadeguatezza espressa nelle sue forme più creative, che riesce a comprendere il suo dono: può, attraverso le fiabe, realizzare una forma di conforto o chiave di lettura per vivere al meglio i periodi bui e aprirsi alla vita, nel modo migliore.
Per Aurora inizia un periodo di scoperta di sentimenti nuovi, come la maternità riflessa, o la cura di una persona anziana, o ancora, la rinascita di emozioni che sembravano cristallizzate in lei.
L'originalità dell'autrice è stato nel far scoprire la vita passata di Aurora attraverso i sogni inquieti, i flash back portati alla mente da un odore, un movimento, un luogo.
Il ritrovarla quando era giovane e spensierata, quando viveva appieno il suo amore per Daniele, le sue ansie, i suoi tormenti, la sua fragilità, la fanno paragonare a quella che è ora, notando come i segni del dolore, hanno lasciato scie profonde sul suo cuore e la sua anima.
La descrizione di eventi vissuti da Daniele, tramite il suo lavoro, ci fanno rivivere sentimenti contrastanti su quelli che sono stati fatti di cronaca dolorosa del nostro paese, dai terremoti, alle tragedie, rinnovando in noi la consapevolezza che viviamo in un paese di eroi silenziosi, che tanto hanno fatto per regalare la speranza, in luoghi in cui la stessa, era ormai spenta. Sono tutti dei 'Geppetto' che hanno dato il loro cuore, la loro solidità e il loro sorriso al nostro futuro: a loro, va il nostro profondo 'grazie'.
«La nostra bellissima Italia...» aveva sospirato. «Interi borghi medievali crollati, andati perduti per sempre. Chiese, affreschi, sculture, opere d’arte che non potremo mai più ammirare. Un tesoro immenso scomparso in un momento.»
Fare questa, che io chiamo 'esperienza di lettura', è una cosa che consiglio profondamente, perché si comprendono delle realtà poco conosciute, come la 'Sand Play Therapy', uno strumento adatto ad adulti e ragazzi, per far venire fuori il mondo onirico e creare la magia che questo mezzo di comunicazione sa donare.
Molto bello il personaggio di Rina, che con la sua memoria storica, ci riporta in periodi duri e cruenti della Seconda Guerra mondiale, vissuti attraverso gli occhi di chi ha pagato quel prezzo sulla propria pelle, la propria vita e i propri affetti.
«Capirai, bambina mia, quanto una quindicenne potesse voler vivere in una situazione come quella, così, appena poteva Simona fuggiva. Quante volte avrei voluto fuggire anch’io!»
E con questo profondo pensiero, vi lascio alla lettura, scorrevole, aggraziata, ricca di significati nascosti e imprevedibili.
Per non aver mai letto nulla di Corinne, devo dire che mi ha conquistata, e le auguro un futuro ricco di nuove storie, che spero di leggere al più presto.
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Si ringrazia Manuela Menna per il banner ✨
Grazie dal profondo Therry Romano per le tue parole. Ogni volta mi commuovo, nel vedere quanto quello che scrivo, vi arrivi dritto al cuore. E' il regalo più bello, per me.
RispondiEliminaUn carissimo saluto a te e a tutte le tue lettrici e grazie ancora per avermi dedicato il tuo tempo.
Corinne Savarese