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sabato 22 febbraio 2020

Review Tour per Alice Gerini e il suo romanzo 'Gli ingredienti per amare'

Siamo giunti alla tappa del Review Tour per Alice Gerini e il suo romanzo Gli ingredienti per Amare, edito Darcy Edizioni



Titolo:Gli ingredienti per amare
Autore: Alice Gerini
Editore: Darcy edizioni
Genere: Rosa contemporaneo
Pagine:300
Costo: 2,99€ in ebook - KU - 16 € in cartaceo


Trama

Hellen King è una chef di fama mondiale. Cresciuta come lavapiatti in una piccola trattoria di Roma, ora chef stellata di uno dei locali più in voga di New York. Amici sinceri, una famiglia sempre presente nonostante la distanza, una stabilità economica da sempre sperata e un numeroso fanclub… Eppure nonostante tutto sente che le manca qualcosa, un qualcosa che condiziona anche il sapore dei suoi piatti migliori: L’amore.
Sì perché Hellen non ha più fiducia né nel suo cuore né in quello degli uomini, eppure una
flebile speranza dentro di sé cerca di spingerla a provarci e riprovarci, finché un giorno non la spinge letteralmente addosso a un ragazzo con due occhi scuri come cioccolato fondente in cui sarà molto difficile evitare di sciogliersi…



Recensione

Parto subito dalla cover che è davvero un bel connubio tra stile libero e graphic novel, che impatta subito sulla curiosità del lettore.
La trama è intrigante, se vi piace leggere di italianità, cucina e storia d'amore.
Mi sono incuriosita, lo ammetto, anche perché le storie di questo tipo, solleticano la mia insaziabile voglia di sperimentare ai fornelli, e devo dire che il libro offre ottimi spunti di cultura culinaria.
Ma veniamo alla storia in sé.
Hellen - alias Eleonora - è un giovane talento italiano che, con grande spirito di sacrificio e tanta testa dura, è riuscita a coronare il suo sogno di diventare chef e proprietaria di uno dei più grandi ristoranti newyorkesi, nonché esperta del settore e giudice di alcune competizioni ai fornelli.
Per una ragazza romana, che ha cominciato la sua avventura come lavapiatti nel ristorante di famiglia, è un bel traguardo, non c'è che dire.
Originalità, talento, quel pizzico di caparbietà e una passione smisurata per il cibo, hanno fatto di lei, tutto ciò che adesso viene illustrato sia in tv che nelle riviste alimentari, nonché promuoverla stella nascente del web.
A ciò si aggiunge il carattere dolce, paziente della ragazza, che è riuscita a creare con il suo staff, un'armonia che si rispecchia sia nel servizio che nei piatti che propone alle sua clientela.
Anche la sua vita privata è un'oasi discreta di tranquillità, con la sua coinquilina Una, modella ricercatissima, con cui condivide gioie e dolori, affogando nell'alcol serale, le delusioni per la sua vita amorosa.
Il tanto sospirato 'principe azzurro', con cui doveva convolare a nozze qualche mese prima, l'ha lasciata, devastandola e minando la sua stabilità emotiva e di fiducia nel genere maschile.
Ma è caparbia, Hellen, così riesce ad accantonare la delusione nell'unico amore della sua vita, il cibo, sperimentando e promuovendo, ricette sempre nuove e con un pizzico di italianità.
Ha cambiato nome, omaggiando Stephen King con la scelta del cognome, per avere possibilità di non farsi etichettare solo come chef italiana e quindi optare per un ristorante continentale e dal gusto sopraffino.
La sua vita è leggera, tra ristorante, shopping con l'amica, cene con i parenti e il padre di Una per cui ha una venerazione maggiore (è un ex calciatore che ha giocato in Italia e lei è una sfegatata tifosa della Roma calcio), chiacchiere con i dipendenti-amici.
Tutto sembra andare per il verso giusto, fino al momento in cui, uno degli addetti in sala, non ha un infortunio ed è costretta ad assumere nuovo personale.
E qui arriva Samuel, un cameriere dall'aspetto di Apollo, muscoloso, ma anche preparato che crea subito feeling sia con lo staff che con Hellen.
Anche i sentimenti che il ragazzo risveglia in lei sono nuovi, ma riuscirà la ragazza a credere di nuovo a un uomo, e per giunta, membro del suo staff?
A voi la lettura!
Per quanto riguarda me, devo dire che non ho legato subito con Hellen: la narrazione è in prima persona, dove lei parla delle sue vicissitudini, dei suoi viaggi, della formazione professionale, dando l'impressione di essere una persona 'arrivata', che non ha bisogno di altro nella vita, neanche di un uomo, visto che è stata tradita e lasciata a pochi mesi dal fatidico 'sì' da un rozzo arrampicatore che non ha esitato a tradirla, pur professando amore eterno.
Per quanto delusa, ha chiuso il suo cuore, ma sembra non essere toccata nel profondo, come se il lavoro, la passione per il cibo, cancellasse tutti gli altri rapporti.
Non ho trovato molto pathos nella sua vita, quando afferma di non avere problemi di soldi, che ce ne sono abbastanza per tutti. Insomma, ci viene da chiedere: e quindi, qual è il problema? 
Anche se la sua amica Una cerca di ricordarle che prima o poi qualcuno arriverà, con la promessa di 'Non smettere di crederci', è come se lei non fosse toccata dalla vita.
Ci sono momenti in cui la sua malinconia sincera e profonda arriva al lettore, ma sembra quasi che non sia quella il filo conduttore del libro.
E' un personaggio molto sfuggente, poco approfondito, che non ho capito magari fino in fondo. Anche se devo constatare che in lei c'è molta pazienza, molto amore, e una bontà che viene fuori alla fine della storia.
Anche Una, carattere irruente e frivolo, pur sembrando l'amica del cuore di tutte, con le sue riviste patinate, la sua vita fatta di cibi sani e salutari, amici come Micheal che le ruotano attorno, non arriva fino in fondo.
Samuel, devo dire, che mi è apparso ambiguo dall'inizio, ha un suo perché nella storia, ma le sue reazioni sono un po' 'rallentate' dagli eventi.
Nel complesso è un buon libro, si legge facilmente, ma sarebbe stato utile approfondire non tanto il contesto, le situazioni, le ricette, quanto l'interazione dei personaggi che resta sempre sullo sfondo, come se non fossero i reali protagonisti della storia.
La parte dedicata alla cucina, direi, che è perfetta: ci sono ingredienti, tecniche, abilità, degne davvero di uno chef (non so se l'autrice è un'appassionata, ma ha reso bene l'idea e forse, annusando meglio, si sentono persino i sapori, dalla lettura).
Il ritmo è un po' lento, in alcuni punti molto descrittivo, lento, magari un po' superficiale, ma si parla di narrativa e quindi ci sta.
Una lettura che, al di là delle mie sensazioni, consiglio.
A fine libro ci sono delle belle ricette per chi volesse provare, e soprattutto, la VERA ricetta della carbonara (odio le imitazioni!)
Non dico altro per non creare un allerta spoiler, e vi auguro buona lettura!




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