Oggi conosciamo meglio un'altra autrice: Irene Milani
Per prima cosa, parlaci di te
Mi
chiamo Irene e sono insegnante di italiano, storia e geografia alle scuole
medie, un lavoro che mi permette di coltivare e trasmettere le mie due grandi
passioni: la lettura e la storia.
Come mai l’idea di diventare scrittrice
Sono sempre stata un’accanita lettrice fino a quando, circa otto anni fa, ho provato a mettere nero su bianco le storie che avevo in testa e quelle che mi sarebbe piaciuto leggere in un libro.
Fai una scaletta o vai ‘a
braccio’?
Rigorosamente a braccio. Tranne nel romanzo giallo in cui mi sono cimentata scrivo di getto, spesso senza sapere dove mi porteranno i miei personaggi.
Storie vere o con connotazioni
fantasy?
Il mio genere preferito è lo storico quindi di solito racconto storie vere o comunque verosimili anche, se, in alcuni romanzi, ho inserito qualche aspetto meno realistico, quasi “magico” come dejavu o sogni premonitori.
Se scrivo uno storico di solito sono i fatti realmente accaduti, altrimenti una grande fonte di ispirazione sono le canzoni: ascoltandole mi vengono in mente trame e personaggi.
Qual è il libro più importante
che hai scritto? Perché?
Il libro a cui sono più legata è La memoria di Elvira, un romanzo storico ambientato in due periodi differenti (la seconda guerra mondiale e l’epoca contemporanea) ma legati da un filo sottile che si scopre solo sul finale. Lo ritengo il libro più importante perché nato da un lungo periodo di studio accompagnato però anche da una forte ispirazione, pur risultando a detta dei lettori di facile lettura.
Una delle frasi più belle tratte da un tuo libro
“Noi non abbiamo un futuro… ci basta il nostro ingombrante passato” tratto dal mio primo romanzo Il ritratto.
Hai presentato i tuoi libri in
fiere, mostre, firma copie? Com’è stata l’esperienza?
In epoca pre-pandemia ho avuto occasione di presentare i miei libri in alcune serate organizzate grazie alle biblioteche del territorio. Devo dire che è stata un’esperienza molto coinvolgente: raccontare le proprie storie, rispondere alle curiosità dei lettori è davvero il coronamento del lavoro di scrittore.
Io amo i libri cartacei e anche le persone a me più vicine preferiscono, generalmente, leggere quelli. Tuttavia sono consapevole che l’ebook abbia notevoli vantaggi quali risparmio di spazio e di soldi, quindi se posso, li faccio entrambi così da accontentare tutti.
La domanda più insolita che ti
hanno rivolto sui tuoi libri.
Una volta una ragazza mi ha contattata tramite
social per chiedermi se mi fossi ispirata a persone e luoghi reali per il mio
primo romanzo: aveva lo stesso cognome della protagonista, viveva nello stesso
paese, aveva frequentato lo stesso liceo e riconosceva i luoghi che io avevo
descritto… peccato che io avessi scelto l’ambientazione cercando su internet e
non ero mai stata in quelle zone.
Sono nata il 22 settembre 1977 a Milano, dove mi sono diplomata al
liceo Scientifico; al termine ho studiato Conservazione dei Beni culturali
all’Università di Parma, conseguendo la laurea nell’indirizzo archeologico. Dopo
il matrimonio mi sono trasferita in provincia di Como dove abito tutt’ora. Sono
un’insegnante di italiano alle scuole medie, mamma di Mattia e Stella. Nel 2014
ho pubblicato il mio primo libro “Il ritratto” a cui negli anni sono seguiti
altri dieci romanzi, gli ultimi prevalentemente di genere storico. Ho
partecipato inoltre a diversi concorsi letterari ottenendo la pubblicazione dei
miei racconti in antologie tematiche.
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