Per prima
cosa, parlaci di te
Ciao sono Barbara, ho 47 anni e questo è il mio terzo libro giunto alla pubblicazione.
Sono un ‘appassionata di manga e anime, serie tv e amo molto leggere, amo la musica e amo disegnare.
Scrivo vari generi: thriller, narrativa, poesie, romanzi d’amore, boys love per il pubblico femminile.
Usi
sottofondi musicali mentre scrivi?
Quando scrivo, per me è fondamentale ascoltare la musica che preferisco o anche una canzone che ho trovato per caso, basta che mi dia ispirazione. Lavoro molto di immagini mentali, come se nella mia mente scorressero dei video e quindi inizio a scrivere di getto.
Quando inizi un nuovo libro hai già in mente tutta la storia o la elabori ‘strada facendo’?
Solitamente quando scrivo un nuovo romanzo, ho in mente i personaggi, la trama, ma scrivo molto a braccio e spesso, cambio alcune scene rileggendole dopo qualche tempo.
Qual è il libro più importante che hai scritto? Perché?
Il libro più importante che ho scritto è una raccolta di poesie dedicata a mia madre. Ho scelto di riscattarla, tramite questa pubblicazione, perché a causa di problemi psichiatrici ha avuto una vita difficile. E’ stato un libro molto sofferto e tutt’ora, quando rileggo le poesie, non posso fare a meno di versare qualche lacrima.
Come scrivi,
penna e carta, foglietti volanti, computer?
Generalmente scrivo al computer, di getto. Se scrivo thriller, tengo vicini degli appunti che ho preso su vari fogli A4, per non perdere il filo o per essere precisa sui dettagli, soprattutto se tratto argomenti su cui mi sono documentata.
Come mai l’idea di diventare scrittore/scrittrice?
In realtà nasco come illustratrice, anche se faccio un altro tipo di lavoro. Volevo fare anche i fumetti, ma avevo tantissime, troppe trame in testa e alla fine, un giorno, ho deciso di scrivere quello che non riuscivo a disegnare: ho iniziato con le fanfiction e sono finita con il proporre, dopo tanti anni, un romanzo thriller a una casa editrice.
Pensi che il tuo modo di scrivere sia scorrevole, lineare o creativo?
Molte persone mi hanno detto che ho un modo di scrivere molto scorrevole e avvincente. Oltre ai libri pubblicati, pubblico molte storie su una piattaforma on line e ricevo sempre tanti complimenti per come coinvolgo nella lettura.
Come immagini i dialoghi?
I dialoghi, li scrivo molto istintivamente e di solito cerco di scriverli in modo che tutto sia il più possibile realistico e abbia un ritmo coinvolgente per il lettore.
Concorsi
letterari: sì o no?
Provo ogni tanto a partecipare ai concorsi letterari, anche per mettermi in gioco e sfidarmi. E’ uno stimolo a scrivere qualcosa, magari in un momento di blocco.
La tua vita è cambiata scrivendo?
Diciamo che pubblicando il mio primo libro ho realizzato uno dei miei sogni e sono grata per le opportunità che ho avuto di pubblicare altri due libri nel giro di poco. A livello di guadagno per adesso, non è cambiato nulla, ma non è quello il motivo per cui scrivo: lo faccio per divertimento e se gli altri apprezzano ciò che scrivo mi da grande gioia.
Ciao sono Barbara, ho 47 anni e questo è il mio terzo libro giunto alla pubblicazione.
Sono un ‘appassionata di manga e anime, serie tv e amo molto leggere, amo la musica e amo disegnare.
Scrivo vari generi: thriller, narrativa, poesie, romanzi d’amore, boys love per il pubblico femminile.
Quando scrivo, per me è fondamentale ascoltare la musica che preferisco o anche una canzone che ho trovato per caso, basta che mi dia ispirazione. Lavoro molto di immagini mentali, come se nella mia mente scorressero dei video e quindi inizio a scrivere di getto.
Quando inizi un nuovo libro hai già in mente tutta la storia o la elabori ‘strada facendo’?
Solitamente quando scrivo un nuovo romanzo, ho in mente i personaggi, la trama, ma scrivo molto a braccio e spesso, cambio alcune scene rileggendole dopo qualche tempo.
Qual è il libro più importante che hai scritto? Perché?
Il libro più importante che ho scritto è una raccolta di poesie dedicata a mia madre. Ho scelto di riscattarla, tramite questa pubblicazione, perché a causa di problemi psichiatrici ha avuto una vita difficile. E’ stato un libro molto sofferto e tutt’ora, quando rileggo le poesie, non posso fare a meno di versare qualche lacrima.
Generalmente scrivo al computer, di getto. Se scrivo thriller, tengo vicini degli appunti che ho preso su vari fogli A4, per non perdere il filo o per essere precisa sui dettagli, soprattutto se tratto argomenti su cui mi sono documentata.
Come mai l’idea di diventare scrittore/scrittrice?
In realtà nasco come illustratrice, anche se faccio un altro tipo di lavoro. Volevo fare anche i fumetti, ma avevo tantissime, troppe trame in testa e alla fine, un giorno, ho deciso di scrivere quello che non riuscivo a disegnare: ho iniziato con le fanfiction e sono finita con il proporre, dopo tanti anni, un romanzo thriller a una casa editrice.
Pensi che il tuo modo di scrivere sia scorrevole, lineare o creativo?
Molte persone mi hanno detto che ho un modo di scrivere molto scorrevole e avvincente. Oltre ai libri pubblicati, pubblico molte storie su una piattaforma on line e ricevo sempre tanti complimenti per come coinvolgo nella lettura.
Come immagini i dialoghi?
I dialoghi, li scrivo molto istintivamente e di solito cerco di scriverli in modo che tutto sia il più possibile realistico e abbia un ritmo coinvolgente per il lettore.
Provo ogni tanto a partecipare ai concorsi letterari, anche per mettermi in gioco e sfidarmi. E’ uno stimolo a scrivere qualcosa, magari in un momento di blocco.
La tua vita è cambiata scrivendo?
Diciamo che pubblicando il mio primo libro ho realizzato uno dei miei sogni e sono grata per le opportunità che ho avuto di pubblicare altri due libri nel giro di poco. A livello di guadagno per adesso, non è cambiato nulla, ma non è quello il motivo per cui scrivo: lo faccio per divertimento e se gli altri apprezzano ciò che scrivo mi da grande gioia.
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