Lettori fissi

giovedì 10 ottobre 2019

Review Party per 'I Demiurghi' con 'Legio M Ultima'

Ecco qui, cari legionari, per conoscere in maniera più approfondita, il mondo di 'Legio M Ultima'.
Innanzitutto, facciamo il punto della situazione: dove ci troviamo?


Benvenuti nell'immenso, quanto misterioso, Impero Romano dell'imperatore Diocleziano.
Molti staranno già immaginando di leggere un libro, anzi meglio, due, in cui si parla delle battaglie epiche di quel periodo, delle conquiste effettuate dall'esercito più grande del mondo e...
No, no, no!
Cioè, sì, ci sono battaglie, conquiste, etc, ma non sono libri che parlano di periodi storici ed eventi connessi a quelle circostanze.
Legio M Ultima vi stupirà.
A chi pensava di gridare solo: "Romaaaaaaaaaaa!", ebbene deve ridimensionare le sue aspettative, perché qui si va decisamente su altri fronti.
E poteva essere diversamente, visto che, mentre sull'Esquilino, sotto una pioggia battente, in un luogo dove nessuno penserebbe mai di rintanarsi, si svolge un incontro quanto mai importante per le sorti dell'Impero, e ci sono schiere di cospiratori che stanno urlando 'Morte all'Imperatore', dall'altro lato della terra conosciuta o sconosciuta, un dio, Plutone, per l'esattezza, ha convocato la sua creatura più intrepida, Keris, la furia, per affidarle una missione che dovrà cambiare le sorti del mondo intero?

Erano all’interno della Domus Aurea di Nerone, scoperta di recente, nella sede segreta della Specula, l’élite imperiale appena costituita. E, come i titolari di quel luogo che avevano profanato, ai piedi del cippo delle stelle si riunirono per decidere le sorti dell’impero.
«Siamo qui per prendere una decisione importante. Diocleziano si è imposto imperator con la forza dei suoi eserciti, come nell’ultimo secolo hanno fatto i suoi predecessori. Cosa ci riserverà il futuro? Ve lo dico io, miseria e carestia! Non solo per il popolo di Roma, ma anche per noi, patrizi che discendiamo dalle antiche e nobili gentes dei tempi di Romolo. Noi che dovremo abbassarci
alla stregua dei contadini a zappare la terra per un tozzo di pane, questo è quello che ci aspetta sotto il tallone di un generale plebeo!
È forse questo il destino che volete per i vostri figli? Vedere i confini cedere alle invasioni dei barbari, la grandezza di Roma fatta a pezzi giorno dopo giorno, da fuori e da dentro i confini del nostro grande impero?».

Ecco, come vedete, nulla è come si crede: in una scacchiera, in cui i diversi pezzi rispecchiano interessi di qualche oscuro figuro che si cela nell'ombra, ognuno di essi ha qualche storia da raccontare e un padrone dominante a cui fare rapporto.
Legionari, benvenuti nel mondo di 'Legio M Ultima'.



Questo primo tomo, narra principalmente la storia della protagonista principale, ossia Azia Medea Rubinia Antinea, donna dalla forte personalità, che, a causa di una congiuntura diciamo fantastica e molto onirica, riesce a congiungere nel suo corpo, una doppia personalità.
Ma chi è davvero questa donna?
Guerriera, colta, 'domina' e soldato, dovrà concentrare in sé molte qualità per essere ciò che nessuno sospetta sul suo conto e tenere nascosto ben più di un segreto.
Una donna dalle mille sfaccettature, che però ammalia per i suoi occhi di ghiaccio e per il suo carattere spinoso, chiunque incontri.
Anche i suoi compagni della 'Specula', che non hanno verso di lei, alcun atteggiamento benevolo.

Nemmeno l’avrebbe degnata di un’occhiata se non fosse stato per quella spada 
che le era accanto,
posata alla parete sconnessa del cunicolo; la donna era seduta a
terra, appena oltre la grata che nascondeva l’ingresso della grotta,
e gli era sembrata quasi più piccola dell’arma; se la melodia del
flauto aveva attirato la sua attenzione, la spada l’aveva catturata
del tutto.

La spada di Azia... uno strumento affascinante che, essendo un dono del dio degli Inferi, racchiude l'essenza di tutto il suo potere. E Azia diventa un pericolo mortale per chiunque incontri i suoi occhi o il filo della sua spada.
Molte saranno i pericoli che dovrà affrontare con la sua squadra, in questo primo volume, compreso un viaggio nell'antica Augusta Taurinorum, la moderna Torino, per far fronte a eventi nuovi e inspiegabili, compresi culti sconosciuti e personaggi che non sono proprio parte di un libro dallo sfondo tipicamente storico.


Ed eccoci arrivare al secondo volume, con lo splendido volto di Azia e la sua 'Furia' in seconda linea.
Qui le cose si sono complicate, i tanti avvenimenti hanno cambiato sia il carattere dei protagonisti che i loro rapporti.
L'unica cosa che è ancora valida, è la scacchiera del gioco dei 'Latruncoli' che continua a cambiare le sorti sia dell'Impero che dei suoi protagonisti.

C’era un lato della scacchiera che da tanto, troppo tempo non si muoveva e la cosa aumentò il
suo disagio. Sospirando, spostò la sua pedina vaga, già pensando a
come limitare i danni che Asclepiodoto aveva fatto in quell’area. Il
dubbio lo assalì di nuovo, ma tale rimase, non avendo alcuna prova a confutarlo o comprovarlo. Sperò solo che la sua mossa potesse
dare stabilità alla sua pedina vaga. Azia Medea Rubinia Antinea.

Alle creature sconosciute e rabbiose del primo libro, si intersecano figure mitologiche di portata immensa, che faranno pendere l'ago della bilancia a volte in una direzione, a volte in un'altra.
Persino la natura sembra sopraffatta da questa 'gara' scatenando tempeste, originando viaggi 'immaginari', ma che lasciano cicatrici indelebili sui protagonisti.
In questo clima, però, si passano anche momenti più spensierati, sia per l'evoluzione di Azia, che scende un po' a patti con il suo oscuro passato, sia per i suoi compagni di viaggio che risultano meno rigidi e più 'alla mano' rispetto ai primi.
Ma ci sarà sempre da guardarsi le spalle, perché ciò che può sembrare di primo acchito una situazione di relativa pace o nuovi amici, ecco che scoprono il volto del tradimento.
Ce la faranno i nostri protagonisti a riuscire a riportare a casa, intatta, la pelle?
Molti saranno gli intrighi, perché nonostante si parli di persone, il gioco sta continuando a svolgersi, e trascinerà tutti con sé, senza guardare grado, parentele o legami.
Ci saranno molte risposte da dare e, sono sicura, li troverete, alla fine della lunga lettura.



Devo ammettere che questa lettura è stata più complessa delle mie solite, un po' perché bisogna avere almeno qualche dimestichezza con i termini dell'antica Roma, un po' perché ci sono davvero tante cose descritte, come situazioni, persone, cambi di scenario, che si fa fatica a starci dietro.
La storia, tra l'altro, ogni tanto ha un cambio di posizione, ossia si deve ritornare indietro nel tempo, per poter comprendere cosa sia accaduto, prima dell'evento in questione, per poterlo posizionare nel giusto luogo.
E' una sorta di scacchi o rebus anche l'intera narrazione, senza nessuna pecca, lo ammetto, che fa comprendere al lettore sia lo scorrimento temporale, che quello fisico.
Si intersecano non solo momenti storici, ma anche di un fantasy di un certo spessore, e figure che sembravano nascoste, quasi dimenticare, che ritornano all'antico splendore leggendario che da tempo mancava in libri del genere.
Non c'è nulla di romanzato, i passaggi sono secchi, a volte anche crudi o crudeli addirittura.
Non c'è tempo per ricamare sulle cose, per vezzeggiarsi all'ombra di un albero per riflettere sulla situazione: come un addestramento militare, occorre scattare, reagire, se non si vuole morire.
E qui la morte aleggia spietata, su tanti esseri umani, siano essi bambini, donne, persone pure o protagonisti.
I due autori non fanno sconti a nessuno, narrano la loro storia come se fossero obbligati dagli eventi, come se ciò non li toccasse, come se non ci fosse dentro nulla di loro.
Eppure, a chi li conosce, sa quanto lavoro di studio e approfondimento c'è dietro un lavoro del genere, con dovizia di particolari, con descrizioni dettagliate che trasportano i lettori nel mondo affascinante e rude di Roma.
Nulla è lasciato al caso, tutto ha un senso, se non durante la lettura, almeno alla fine dei capitoli.
Insomma, è un invito poco spassionato alla lettura, che vi permetterà di conoscere un mondo diverso, ma soprattutto molto, ma molto articolato.
E di questi tempi, si sa che trovare qualcosa di interessante, è davvero difficile.
Buona lettura!



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