Quarta di copertina:
Poco più di venti anni e un passato doloroso da lasciarsi alle spalle. Zoe ha bisogno di cambiare vita e ricominciare da sé e il piccolo agriturismo di un’eccentrica zia sembra perfetto. Complice una passeggiata lungo il fiume e una melodia nel vento, per Zoe inizia un’estate che non dimenticherà mai. Un nuovo lavoro come chef e amicizie sincere forse l’aiuteranno a recuperare fiducia nella vita e nelle opportunità che essa sa dare. E a credere che non esistono sogni irrealizzabili.
Bio:
Carlo Vicenzi nasce dall’unione di due famiglie fuggite insieme da un campo di concentramento nazista. Vive per di più nei suoi sogni a occhi aperti, ma spesso lo si trova anche nei piccoli paesi delle sterminate pianure dell’Emilia. Il suo curriculum comprende diverse attività passate di moda ormai secoli or sono. Avido collezionista di mondi fantastici e strane avventure, si nutre quasi esclusivamente di caffè.
Ho deciso di fare l’intervista doppia a due persone che sono importanti, ma che non sono protagonisti della storia. Sonia e Thomas, che accompagnano Enea e Zoe passo passo nella scoperta di loro stessi.
NOME.
Sonia.
Thomas.
SOPRANNOME.
Beppe, il cuoco del Coccio mi chiama “Cespuglio” per i miei ricci, ma il soprannome migliore me l’ha regalato mio padre. “Limoncella.” Orrendo, vero?
“Texas” oppure “Cowboy” ma solo per il cappello. Poi io non è che gradisca più di tanto i soprannomi. Se mi chiamano “Tommy” poi, mi uccide un po’ dentro.
ETÀ.
Ventidu… no aspetta. Erano di più. Vabbè, non importa. L’età è quella che ci si sente dentro, no? Ecco allora dico ventidue, come quando sono stata a Capo Verde. Ecco, da lì non voglio più invecchiare di un giorno.
Ma è davvero importante? Cioè, posso avere l’età che volete io abbia, senza stare a coinvolgere l’anagrafe. Così è più interessante.
RAPPORTO CON L'ALTRO SESSO.
La situazione potrebbe essere migliore. Se devo trovare una singola parola per definirlo direi “Snervante”. Quando provi qualcosa per qualcuno e anche quello ti ricambia, ma siete così diversi che la storia si muove come un’anatra zoppa… mi viene il nervoso solo a pensarci.
Mi manda al manicomio.
Seriamente. Vorrei poter dire che le cose sono serene e vanno lisce, ma c’è una
costante… follia? Ecco, diciamo follia. Mi sa che avete capito che sto parlando
di una persona in particolare.
LA TUA DONNA IDEALE.
Donna? Mi piace che non abbiate delle remore a riguardo. Bene: ho un debole per le ginnaste. Ok, l’ho detto. In un uomo invece… grande. Grosso. Che quando ti abbraccia ti avvolga tutta e ti faccia sentire al sicuro.
Snella, bionda e un po’ eccentrica. Ma anche responsabile, che sa quello che vuole dalla vita, che magari non si perda in mille sciocchezze e interessi momentanei.
COLORE PREFERITO.
Giallo, come la luce del sole. Ma anche azzurro come il cielo che non ha confini.
Viola, perché riesce a essere sobrio senza esserlo davvero.
CIBO PREFERITO.
Cheesecake. Puoi farla in mille modi diversi ed è sempre fresca e nuova. Che è la cosa più importante. Una volta ne ho assaggiata anche una salata.
Carne di manzo. Non c’è niente che batta una buona bistecca alla fiorentina cotta sul carbone. Ma proprio niente.
DI QUALCOSA ALL’ALTRO.
I tuoi giochi di ruolo del venerdì sera sono una P-A-L-L-A. Perché non possiamo andare a ballare e scatenarci un poco?
Cerca di pensare più in là del tuo naso, una volta ogni tanto. Non sempre, eh. Non esageriamo.
TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE
L’ALTRO.
Avvolgente, premuroso, eccentrico. Lui avrà detto una roba tipo “Scriteriata” o “Irresponsabile”, vero?
Spensierata, determinata, e… fatemi pensare un attimo. Irresponsabile. Forse avrei dovuto dire qualcosa di più positivo.
UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO.
Capo Verde. Ma anche la Normandia, l’Irlanda e… no non ce la faccio a scegliere un solo posto. Il mondo è un posto da esplorare, pieno di gente da conoscere. Ok, allora rispondo “pianeta Terra.”
Lucca. Lì si tiene la più grande fiera a tema Nerd del pianeta e quando è in corso è qualcosa che difficilmente si dimentica.
BEVANDA PREFERITA.
C’è questo infuso che preparano al Kokeshi, una sala da tè gestita da tre sorelle a cui sono molto legata, che si chiama “Acchiappa nuvole”. È un tè bianco con passiflora, rosa e albicocca. Il paradiso in una tazza.
Il caffè non si batte. Poi lo puoi anche offrire, così senza impegno, per passare un’oretta con qualcuno e scambiare due chiacchiere.
BEVANDA ALCOLICA PREFERITA.
Maragarita. Senza se e senza ma.
Birra o spritz, dipende dal contesto. Se sei in fase di aperitivo allora meglio il secondo, se stai passando una serata in compagnia ti serve più carburante, no?
GIORNO O NOTTE.
Giorno! sotto il sole puoi esplorare, viaggiare e si vede il mondo a chilometri di distanza. Poi tutti i colori sono più vividi.
Notte, perché è dopo il tramonto che tendono a succedere le cose più interessanti. Ci siamo capiti.
FAI UN SORRISO.
Il sorriso di Sonia è tutto fossette e sa di sole.
Il sorriso di Thomas è un po’ nascosto dalla barba, ma i denti bianchissi spiccano con fare un po’ sornione.
SALUTA L 'ALTRO.
A presto, tanto una scusa la trovo per venire a tampinarti.
Ciao Sonny, fai la brava. Tanto lo so che non mi darai retta.
Poco più di venti anni e un passato doloroso da lasciarsi alle spalle. Zoe ha bisogno di cambiare vita e ricominciare da sé e il piccolo agriturismo di un’eccentrica zia sembra perfetto. Complice una passeggiata lungo il fiume e una melodia nel vento, per Zoe inizia un’estate che non dimenticherà mai. Un nuovo lavoro come chef e amicizie sincere forse l’aiuteranno a recuperare fiducia nella vita e nelle opportunità che essa sa dare. E a credere che non esistono sogni irrealizzabili.
Carlo Vicenzi nasce dall’unione di due famiglie fuggite insieme da un campo di concentramento nazista. Vive per di più nei suoi sogni a occhi aperti, ma spesso lo si trova anche nei piccoli paesi delle sterminate pianure dell’Emilia. Il suo curriculum comprende diverse attività passate di moda ormai secoli or sono. Avido collezionista di mondi fantastici e strane avventure, si nutre quasi esclusivamente di caffè.
INTERVISTA AI PERSONAGGI
Ho deciso di fare l’intervista doppia a due persone che sono importanti, ma che non sono protagonisti della storia. Sonia e Thomas, che accompagnano Enea e Zoe passo passo nella scoperta di loro stessi.
Sonia.
Thomas.
Beppe, il cuoco del Coccio mi chiama “Cespuglio” per i miei ricci, ma il soprannome migliore me l’ha regalato mio padre. “Limoncella.” Orrendo, vero?
“Texas” oppure “Cowboy” ma solo per il cappello. Poi io non è che gradisca più di tanto i soprannomi. Se mi chiamano “Tommy” poi, mi uccide un po’ dentro.
Ventidu… no aspetta. Erano di più. Vabbè, non importa. L’età è quella che ci si sente dentro, no? Ecco allora dico ventidue, come quando sono stata a Capo Verde. Ecco, da lì non voglio più invecchiare di un giorno.
Ma è davvero importante? Cioè, posso avere l’età che volete io abbia, senza stare a coinvolgere l’anagrafe. Così è più interessante.
La situazione potrebbe essere migliore. Se devo trovare una singola parola per definirlo direi “Snervante”. Quando provi qualcosa per qualcuno e anche quello ti ricambia, ma siete così diversi che la storia si muove come un’anatra zoppa… mi viene il nervoso solo a pensarci.
Donna? Mi piace che non abbiate delle remore a riguardo. Bene: ho un debole per le ginnaste. Ok, l’ho detto. In un uomo invece… grande. Grosso. Che quando ti abbraccia ti avvolga tutta e ti faccia sentire al sicuro.
Snella, bionda e un po’ eccentrica. Ma anche responsabile, che sa quello che vuole dalla vita, che magari non si perda in mille sciocchezze e interessi momentanei.
Giallo, come la luce del sole. Ma anche azzurro come il cielo che non ha confini.
Viola, perché riesce a essere sobrio senza esserlo davvero.
Cheesecake. Puoi farla in mille modi diversi ed è sempre fresca e nuova. Che è la cosa più importante. Una volta ne ho assaggiata anche una salata.
Carne di manzo. Non c’è niente che batta una buona bistecca alla fiorentina cotta sul carbone. Ma proprio niente.
I tuoi giochi di ruolo del venerdì sera sono una P-A-L-L-A. Perché non possiamo andare a ballare e scatenarci un poco?
Cerca di pensare più in là del tuo naso, una volta ogni tanto. Non sempre, eh. Non esageriamo.
Avvolgente, premuroso, eccentrico. Lui avrà detto una roba tipo “Scriteriata” o “Irresponsabile”, vero?
Spensierata, determinata, e… fatemi pensare un attimo. Irresponsabile. Forse avrei dovuto dire qualcosa di più positivo.
Capo Verde. Ma anche la Normandia, l’Irlanda e… no non ce la faccio a scegliere un solo posto. Il mondo è un posto da esplorare, pieno di gente da conoscere. Ok, allora rispondo “pianeta Terra.”
Lucca. Lì si tiene la più grande fiera a tema Nerd del pianeta e quando è in corso è qualcosa che difficilmente si dimentica.
C’è questo infuso che preparano al Kokeshi, una sala da tè gestita da tre sorelle a cui sono molto legata, che si chiama “Acchiappa nuvole”. È un tè bianco con passiflora, rosa e albicocca. Il paradiso in una tazza.
Il caffè non si batte. Poi lo puoi anche offrire, così senza impegno, per passare un’oretta con qualcuno e scambiare due chiacchiere.
Maragarita. Senza se e senza ma.
Birra o spritz, dipende dal contesto. Se sei in fase di aperitivo allora meglio il secondo, se stai passando una serata in compagnia ti serve più carburante, no?
Giorno! sotto il sole puoi esplorare, viaggiare e si vede il mondo a chilometri di distanza. Poi tutti i colori sono più vividi.
Notte, perché è dopo il tramonto che tendono a succedere le cose più interessanti. Ci siamo capiti.
FAI UN SORRISO.
Il sorriso di Sonia è tutto fossette e sa di sole.
Il sorriso di Thomas è un po’ nascosto dalla barba, ma i denti bianchissi spiccano con fare un po’ sornione.
A presto, tanto una scusa la trovo per venire a tampinarti.
Ciao Sonny, fai la brava. Tanto lo so che non mi darai retta.
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