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martedì 9 marzo 2021

Recensione 'L'arte di restare a galla' di Valentina Ferrari

 


Autore: Valentina Ferrari
Editore: Mondadori
Genere: Narravita
Pagine: 180
Ebook € 9.99 - Cartaceo € 18.00


Trama

Amelia è stata una bambina studiosa e responsabile, poi un'adolescente studiosa e responsabile e oggi è una quasi trentenne delusa e responsabile. Tra sette giorni compie trent'anni e la sua nuova occupazione preferita è stilare liste dei suoi fallimenti. L'ultima è venuta più lunga del previsto: abita nella cantina dei suoi genitori, per mantenersi scrive articoli di tendenza per una rivista hipster, ma siccome è sottopagata deve anche portare a spasso il cane della vicina tre volte al giorno e fare la cameriera in un pub del centro pieno di adolescenti ubriachi. È circondata da amici che si sposano, accendono mutui e mettono al mondo figli, mentre lei è confusa e incapace di dare una direzione alla sua vita, di distinguere i suoi desideri dalle pressioni della società. In ogni caso il suo fidanzato è troppo concentrato sulla sua carriera di poeta squattrinato per occuparsi del loro futuro, perciò i migliori consulenti esistenziali che Amelia ha a disposizione sono i quattro pensionati con cui ha fatto amicizia al parchetto dei cani, ma basteranno i loro simpatici consigli in romanesco a guidarla? E come se tutto questo non fosse abbastanza, il direttore della rivista ha deciso di metterla alla prova, chiedendole di scrivere un assurdo pezzo sulla storia vera di trentamila paperelle di plastica finite in mezzo all'oceano dopo un incidente navale. La consegna naturalmente è fissata tra sette giorni. Parte così il conto alla rovescia: Amelia ha sette giorni per scrivere l'articolo più cool della sua carriera ed evitare di essere licenziata, sette giorni per cercare di capire se è ancora innamorata – e di chi – e cosa vuole veramente dalla vita: meglio continuare ad annaspare o tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente? Questo esordio, costellato dialoghi intrisi di ironia, racconta le paure e le speranze di una ragazza in cerca del suo posto nel mondo, la fatica di avere trent'anni, la sensazione del tempo che sfugge dalle mani. E, con grazia e umorismo, tenta di esorcizzare i mostri che abitano nella testa di una giovane donna di oggi.


RECENSIONE


La Ever Laurel era una nave cargo che, nel 1992, salpò da Hong Kong per raggiungere Tacoma. Uno dei container trasportati nascondeva al suo interno circa 28.800 animali di gomma galleggianti.

Inizia così questo divertente quanto originale libro e alla prima strofa mi ha fatto strabuzzare gli occhi: Paperelle? Cioè, stiamo parlando di paperelle di gomma?



A quanto pare sì, visto che Amelia, la nostra protagonista, giornalista free-lance, deve occuparsi di questo evento per scrivere un articolo originale e soprattutto che dia luce alla sua penna, per convincere il suo editore (un hipster) a non licenziarla.
Questo articolo ci tormenterà per la bellezza di 7 giorni. Giorni che segnano anche la scadenza del compimento del suo trentesimo anno e la difficoltà di fare un serio bilancio di cosa ne sia stato della sua vita.
Nel conto alla rovescia, possiamo dire che il mondo di Amelia si sgretola come la sabbia della clessidra, mettendola di fronte a forti dubbi e scelte: cosa ne verrà mai fuori?
E' una giovane solida, la brava bambina che ha sempre compiuto il suo dovere, ma che le ha lasciato addosso un'inconsapevole aria da maestrina, che la fanno etichettare dalle sue amiche "stronza e perfettina" perché la ritengono una che nella vita ha avuto tutto facile, dalla bellezza all'intelligenza e al cui confronto loro si sono viste sempre sbiadite.
Per Amelia fare i conti con questi giudizi, soprattutto in vista che le sue due migliori amiche, Bea e Virginia sono una sul punto di sposarsi e l'altra sta per avere una bambina, hanno tutto ciò che lei ha inserito nella sua lista del 'sogni e progetti' e che invece non vedere realizzare, un po' perché è insicura delle sue scelte (tre lavori part time, vive in cantina dai suoi che ha trasformato in un mini appartamento, è disordinata e distratta, etc.) un po' perché il suo fidanzato le ha fatto capire che non ha in mente, a breve, di ufficializzare la loro storia come un qualcosa di serio.
Insomma, in questo caos mentale e ambientale, Amelia cerca di capire disperatamente quando l'orologio si fermerà e cosa si ritroverà tra le mani.
Gli unici, pare, che riescano a vedere ciò che lei non coglie, sono un simpatico gruppo di vecchietti, due sorelle e una coppia, conosciuti mentre porta a spasso il cane di un'anziana a cui fa da dog sitter, che con la loro verve e il loro animo romanaccio, le faranno capire ciò che la vita le offre e ciò che deve prendere al volo.





Ci riuscirà?
Pur avendo i tempi di un diesel, alcuni eventi porteranno Amelia a comprendere ciò che le spetta e a imparare 'l'arte di restare a galla' nonostante tutto e tutti, compreso le paperelle!
Devo dire che ho amato i diversi dialoghi (amo i libri parlati!) ricchi di sprint e di atmosfere cittadine e di periferia, che racchiudono questo libro in uno spaccato di altri tempi e altri mondi.
Ho amato Milvia e i battibecchi con la sorella Viola, l'aria disperata di Otto, detto Ridge, il povero cane che sopporta i suoi umori e Federico. Chi è Federico?
Eh bé, non posso raccontarvi tutto, lui dovete proprio venire a conoscerlo!
E come dice Milvia:
"Regazzì, se non voi facce partì è coronarie direi proprio de sì"



Si ringrazia MONDADORI per la copia Arc




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