Questo libro ci ricorda quella magia e l’autrice ha saputo ricordarcelo con la sua solita bravura.
Titolo: Quando cade la neve
Autore: Patrisha Mar
Data Pubblicazione: 31 Ottobre 2019
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: €3.99 (ebook) - €9.90 (cartaceo)
Pagine: 350
Penelope adora il suo negozio di souvenir e ci tiene ad aiutare il prossimo quando può. Matteo è un bad boy perseguitato dagli strozzini, il cui passato lo ha portato a odiare tutto e tutti. Cosa accadrà al cuore della dolce Penelope quando Matteo inizierà a giocare con lei? Riuscirà a proteggersi? Enea, il fratello di Penelope, è un professore universitario tutto d'un pezzo. Diana è una pittrice romantica e sognatrice in cerca del proprio posto nel mondo. Si conoscono da tanto tempo, ma forse qualcosa potrebbe cambiare, complice la magia del Natale. Se non fosse che Enea ha una vita che lo aspetta dall'altra parte dell'oceano. Quattro personaggi, due storie d'amore nello scenario della splendida Val di Fassa.
Da dove si comincia a raccontare una storia emozionante?
Di solito, si dice, dall'inizio, ma io credo che in questo caso si possa cominciare anche a raccontarla da una sensazione, e passare poi alla fase della trama e dei personaggi.
Comincerò dal luogo, che non è una località, ma un ambiente, un'atmosfera che ti tocca il cuore e ti fa vivere momenti davvero magici.
Parlo del negozio di Penelope, una dei protagonisti, un posto ricco di souvenir fatti a mano, pezzi unici, in cui la sua amica Diana ci mette tutto il suo cuore.
Se per caso avete visto la serie tv 'Good Witch' allora non farete fatica a immaginarvi un posto magico, come un luogo fuori dal tempo, dove entrare fa perdere la nozione sia delle ore trascorse, che dell'epoca in cui si è.
Vi è una strana atmosfera, ma lo stesso lo si può dire delle persone che ruotano attorno alla ragazza, che si ritrova, suo malgrado, in un giorno qualunque, a mettere la pietra miliare della sua storia.
E' una ragazza dolce, Penelope, con quell'aria talmente angelica da far temere che non sia di questo mondo: ha un grande cuore, la capacità di comprendere le persone, di farle sorridere, di far comprendere che ogni momento della propria vita vale e deve essere vissuto.
Tutto ciò non è visto di buon occhio da Matteo, anima in pena e fuggiasca, che si ritrova in questo paese, che sembra venuto fuori da una copia di quei souvenir delle palle di natale, con la neve finta, l'alberello e il babbo natale panzuto.
Odia tutto ciò che sa di bontà, di famiglia, di carità e soprattutto di 'bello', lui che nella vita non ha mai avuto nulla a parte calci sui denti, famiglie affidatarie e tanto, tanto dolore, che il suo cuore non ha più un briciolo di superficie liscia, su cui appoggiare una tenera carezza.
E detesta ancora di più essere arrivato in quel piccolo borgo, dove tutti lo fissano e lo paragonano al nonno, Carletto, un tenace vecchietto, che ha messo su un pub molto variegato, in cui far esibire band musicali locali, e che lui detesta dal più profondo del cuore, non avendolo mai conosciuto, ma che lo ha designato come suo unico erede.
E poi mettiamoci Enea, professore universitario d'oltreoceano, fratello di Penelope, che è tornato per un periodo in famiglia per lavorare al suo libro, ma sotto sotto, solo per capire chi è, cosa è, cosa desidera dal futuro, per togliersi definitivamente di dosso la fama paterna e il paragone che ne può nascere.
Infine Diana, l'artista della storia, la creativa e sotto sotto l'anima più ingarbugliata del gruppo, con la sua fragilità, il carico di dolore e dignità che si porta dietro, vivendo nell'ombra e avendo paura di cosa significhi ritrovarsi di nuovo sotto gli occhi della gente per subirne il giudizio.
La mescolanza delle storie e dei POV dei quattro, arricchita da chi sta loro intorno, è il mix vincente di questo libro, che tratta la storia con una delicatezza e una profondità di emozioni, che di certo non lasciano indifferenti il lettore.
Ci strega, l'autrice, nel tessere la trama e i dialoghi, punto forte di questo romanzo, intessuti con ironia e freschezza.
In ogni suo libro la Mar ha saputo prenderci per mano e accompagnarci a scoprire ambienti nuovi, città che non conosciamo, persone che meritano di raccontare la loro storia.
Qui non è da meno, aiuta sia l'atmosfera della neve che cade soffice, come da contorno al racconto e alla situazione, sia la miriade di sentimenti che pervade i nostri protagonisti.
La bellezza sta nel modo in cui si presentano, a volte ritrosi, altri completamente in preda a ciò che provano, ciò che li spaventa, ciò che li emoziona, a partire dalla semplicità e dalla voglia di vivere di Penelope, alla rabbia fragorosa che alberga dentro Matteo; dall'incertezza di Enea, alla scoppiettante creatività di Diana.
Sono emozioni che si fondono, si confrontano, si distaccano diventando qualcosa di diverso, eppure uguale a ciò che era.
Si può resistere a un mix del genere? Non credo.
La vivrete sulla vostra pelle, questa storia, al sentirete fin nell'animo e vi affezionerete ai suoi personaggi come fossero amici carissimi che sono passati a salutarvi.
A volte farete addirittura il tifo per le due coppie che si formeranno, amerete sia le ragazze, ma a mio parere, sarete affascinati dai due giovani uomini che saranno il centro di due dimensioni che vi porteranno molto lontano.
C'è insomma da dividersi tra chi tiferà Matteo, l'intrigante bad boy, il ragazzo distrutto dalla vita, oppure per Enea, il classico, svagato professore, che dietro l'aria impolverata, svelerà l'anima di un vero 'lord'.
Per chi tiferete? Io per Enea, (anche se Matteo mi è piaciuto tanto)!
Aspetto il vostro riscontro e vi auguro buona lettura
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