Lettori fissi

sabato 13 maggio 2023

Recensione per Marzia Adelfio e il suo 'Crossroads'

 




Ai bivi più importanti della vita non c’è segnaletica.
Ne sanno qualcosa Travis e Leah, il cui amore è costellato di scelte sbagliate e occasioni perse. A trent’anni non potrebbero essere più distanti: lui solo, dopo un passato difficile, con una figlia da crescere e un sogno chiuso per sempre in un cassetto, lei scappata a New York e intrappolata in una vita che la sta spegnendo.
Sarà proprio una serie di scelte sbagliate a far intrecciare di nuovo le loro vite nell’assolata Los Angeles e a far loro capire che è proprio quando tutto sembra perduto che nascono le occasioni migliori per ricominciare.
CROSSROADS è un friends to love e single parent; ci racconta delle seconde occasioni non solo nell’amore, ma anche nella musica.


♬🐚  𝓻eᶜ𝒆ή𝓢𝔦ό𝓝ⓔ  🎯🍬


Questa è una di quelle storie che non vorresti terminare mai, una volta iniziata.
Come si comprende dal titoli, si parla di bivi, di fronte ai quali, occorre prendere delle decisioni difficili, a volte anche dolorose, ma da cui non si può scappare.
Inizia da uno YA, ragazzi adolescenti, alle prese con la scuola, l'amore, l'amicizia e qualche piccolo dispiacere, che diventa grande e insopportabile all'arrivo in età adulta. O che a volte ti portano a questo traguardo più in fretta di quanto tu vorresti.
Travis è la personificazione della legge di Murphy: se qualcosa non può andar male, andrà male lo stesso. E lui, povero cristo, ci prova in tutti i modi a raddrizzare la sorte maligna, ma quando quella ti si attacca addosso, non te la scolli più.
E' un giovane talentuoso, un po' imbranato e timido su molti aspetti, ma ha un cuore grande e un senso di responsabilità talmente inciso nel DNA, da farne quasi un martire. Una sorta di marchio che si porterà dietro negli anni, come una maledizione che sembra non voglia abbandonarlo, ma che lo richiama all'ordine e lo costringe a fare i conti con la realtà soprattutto per sua figlia, un'adolescente in cui si rispecchia per molti aspetti.
Leah, l'amica del liceo, la sua prima cotta importante, dopo una vita al suo fianco, a sostenerlo, spronarlo, infondergli forza, un bel giorno l'ha lasciato, se n'è andata New York, accettando di accantonare i suoi sogli e tutte le sue illusioni, per una vita che non sa darle null'altro che banale sopravvivenza.
Anche gli amici Kurt e Shannon, moschettieri degli anni d'oro, sono spariti dalla loro vita e vivono una sorta di loop del passato, dal quale non riescono a liberarsi, pur avendo trovato una sorta di stabilità.
Il libro racconta, con POV separati, la visione dei due protagonisti, i loro dolori, i pensieri, i sogni mischiati a rimorso o rimpianto, in un mix che vi porterà a scoprire la storia un po' per volta.
Ciò che ci si chiederà in tutto il libro è: perché Leah se n'è andata? Cosa è accaduto a Travis di tanto grave, da distruggere un amore, un'amicizia, un sogno fatto di musica e parole?
L'autrice vi ci porterà con dolcezza, con leggerezza, attraverso i sentimenti dei vari personaggi, a scoprire un mondo fatto di tanta, tanta realtà.
Il tratteggio è ricco, elaborato, nonostante la scorrevolezza della trama, ma l'intreccio e l'agilità con cui disegna il mondo di Travis e Leah è fatto di spessore, di sentimenti che toccano l'anima e ti legano pagina dopo pagina a questo libro fatto d'amore e d'inchiostro.
C'è molto di più di una storia d'amore in questo romanzo, ci sono le sfaccettature dell'animo umano, le domande che ci poniamo ogni giorno prima di affrontare una giornata; c'è riflessione sul senso della vita, ma anche delle risposte che, come Leah, possiamo accettare o farci scivolare addosso passivamente.

La nostra esistenza dipendeva da quel bacio, 
era come se assaggiandoci avessimo scoperto 
di star morendo di sete.

La vita presenta il conto, prima o poi, può essere grazie al fato o ad amici che riescono a tenerti legata anche solo con la mancanza, col ricordo, col passato che brucia dentro come una fiamma che non riuscirai a spegnere e che quando ti troverai a un 'bivio', come una sorta di lancio della moneta, dovrai scegliere: testa = resto / croce = me ne vado.
La sorte non sempre è maligna, caro Travis, ma si palesa in delle forme così articolate, che ti invia il proprio messaggio anche attraverso una ragazzina non prevista da nessun piano di vita.
L'invito alla lettura è davvero forte, questa volta, se volete fare un viaggio in quella dei protagonisti e ritrovare un po' di voi.
La play list è ricca di pathos, il percorso irto di pericoli ma corredato da tanti insegnamenti, l'atmosfera è di quelle che non si possono dimenticare.
Marzia Adelfio ha creato davvero un piccolo universo di cui, spero, possa scriverci il continuo.
Buona lettura!





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